Comando Provinciale di Forlì-Cesena - Forlì (FC), 15/07/2025 15:56
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Forlì e della Stazione di San Martino in Strada, hanno arrestato un 29enne italiano, ritenuto presunto responsabile dei reati di “detenzione e porto di arma clandestina” e “alterazione di armi” nonché di “ricettazione” e “lesioni personali aggravate”. Erano circa le 21.00 quando è giunta una chiamata, alla centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Forlì-Cesena, di un cittadino che segnalava di avere udito un colpo d’arma da fuoco, lungo la via fratelli Spazzoli di Forlì. Immediato l’intervento dei militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Forlì e della Stazione di San Martino in Strada che, giunti tempestivamente sul posto, unitamente al personale del 118, prontamente allertato dall’operatore della Centrale Operativa, hanno trovato e soccorso un 39enne originario del Senegal, che presentava ferite da colpo d’arma da fuoco alle gambe e che nel frattempo aveva richiesto soccorso al gestore di un vicino bar. L’uomo - poi trasportato presso l’ospedale di Forlì ove è stato medicato per lesioni multiple agli arti inferiori e ricoverato in osservazione - nell’immediatezza riferiva ai militari di essere stato ferito con un fucile da un conoscente (con il quale aveva avuto un precedente dissidio), indicazioni grazie alle quali i militari rintracciavano il ricercato e recuperavano l'arma utilizzata, un fucile calibro dodici che è risultato alterato in alcune caratteristiche meccaniche (calciolo e canna mozzate) e con la matricola abrasa (circostanza che, al momento, non ha consentito l’individuazione della provenienza), è stata sequestrata dai carabinieri per tutti gli ulteriori accertamenti necessari. Il 29enne, dopo essere stato bloccato e identificato, è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti del caso, al termine dei quali è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Forlì, accompagnato presso il proprio domicilio, ove detenuto in regime domiciliare ed in attesa dell’udienza di convalida.