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LE MINACCE DI MAFIA A SALVO PALAZZOLO DEVONO FARCI RIFLETTERE di Giuseppe Lumia


Non sono le solite minacce, che comunque sono sempre gravi e non vanno mai sottovalutate soprattutto quando provengono dalla mafia.

Salvo Palazzolo ha messo  in evidenza che in un quartiere popolare di Palermo, famoso ahimè nel mondo, lo Zen, sono state distribuite derrate alimentari da parte di un certo Cusumano, il cui fratello era stato già coinvolto in fatti di mafia. Si tratta di tutto un mondo legato ai Lo Piccolo, che esercitano ancora il loro dominio su diversi  mandamenti mafiosi.

Perché c’è da rifletterci sopra? Perché per la mafia è decisivo mantenere un suo perverso sistema di welfare sociale, non per dispensare beneficenza o diritti ma per esercitare un dominio potente e soffocante.

Cambiano i capi, si alternano le leadership, da Riina e Provenzano a Matteo Messina Denaro e ai giovani come i rampolli dei Greco, ma per loro è sempre indispensabile tenere sotto i tacchi la vita quotidiana di chi soffre ed è in difficoltà reale.

Questo consente ai boss di mantenere in piedi l’organizzazione di base, radicata nei territori e ancorata con diffusi consensi.

Basti pensare al mantenimento delle famiglie dei detenuti per fatti di mafia, a suon di estorsioni e spaccio di droga. Adesso in questo momento drammatico di crisi per via anche del Coronavirus, in cui la povertà dilaga e molte persone non hanno di che sfamarsi, eccoli pronti e puntuali a dimostrare che sono più bravi dello Stato a intervenire e a farsi carico del fabbisogno alimentare della povera gente.

Ecco perché si sono scatenati contro Salvo Palazzolo con insulti via web in modo così chiaro ed esplicito.

Naturalmente anche la capacità e l’efficienza dello Stato e dei Comuni viene chiamata in gioco. Il maledetto sistema burocratico rovina nella fase attuativa a livello locale l’ottima scelta del Governo nazionale. Per l’applicazione delle misure urgenti, infatti, sono  stati impiegati giorni e giorni, lasciando spazio così all’incursione vergognosa e pericolosa delle mafie.

Agire, agire bene, agire velocemente è pertanto decisivo.

Attuare inoltre  un moderno e avanzato sistema di Welfare per distruggere alla radice la capacità delle mafie di stare accanto, per quanto strumentalmente, a chi è nel bisogno dà alla democrazia  la possibilità di radicarsi nel cuore e nella mente dei cittadini più a disagio ed eliminare qualunque tentazione e consenso delle mafie.

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