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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Lotta al traffico di sostanze stupefacenti - 5 arresti e 2 denunce

  La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Napoli, nell'ambito di attività d’iniziativa congiunte nel settore antidroga, hanno tratto in arresto, tra Giugliano in Campania (NA) e Marano (NA), 5 soggetti indiziati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e armi. Sequestrati nel complesso dalla Squadra Mobile e dal G.I.CO. di Napoli 150 kg di cocaina, 46 kg di hashish, 9 pistole con relativo munizionamento, strumenti per il confezionamento della sostanza stupefacente e oltre 650.000 euro in contanti. Più in dettaglio, due degli arrestati, Luca Cammarota e Luca Alvino, sono stati sorpresi nel box auto dell’abitazione di un terzo complice, Pasquale Politelli, mentre caricavano, all’interno di scomparti ricavati nel vano della ruota di scorta di due autovetture, 100 panetti di cocaina per un peso complessivo di circa 105 kg. La perquisizione effettuata presso l’abitazione di un quarto sodale, Francesco Ferrara, ha poi portato alla luce, celata sotto

DIA TRIESTE- SEQUESTRO DA 5 MILIONI

COMUNICATO STAMPA LA D.I.A. SEQUESTRA BENI PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO A FORMICOLA PASQUALE CONDANNATO PER RICICLAGGIO E FRODE FISCALE NEL SETTORE DEGLI OLII MINERALI La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trieste nei confronti di FORMICOLA Pasquale , 43enne di Cercola, condannato in primo grado alla pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione per autoriciclaggio e frode fiscale nell’ambito di un procedimento instaurato dalla locale Procura della Repubblica.  Gli accertamenti patrimoniali svolti dalla DIA unitamente al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo giuliano hanno appurato come il FORMICOLA reimpiegava illecitamente il denaro in attività economiche intestate a prestanome, in particolare nell’acquisto e gestione della società DEPOSITI COSTIERI TRIESTE SPA, con notevole sproporzione tra redditi dichiarati ed investimenti nel tempo effettua

Spaccio nel centro di Venezia, 13 arresti

  Gestivano il traffico e lo spaccio di cocaina, che smerciavano nel centro storico di  Venezia , ma con l’indagine denominata “Fontego” i poliziotti della Squadra mobile lagunare hanno interrotto la loro attività illecita. Questa mattina più di cento poliziotti delle Squadre mobili del distretto veneto, coordinate dal Servizio centrale operativo, hanno arrestato tredici persone appartenenti al gruppo criminale. I provvedimenti restrittivi eseguiti dai poliziotti veneti, sono stati emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Venezia. Molti degli indagati svolgevano una regolare attività lavorativa nel centro storico, e, sfruttando il lavoro come copertura, si muovevano liberamente in vicoli e canali. L’indagine, grazie anche ai numerosi servizi di osservazione, ha permesso di individuare gli appartenenti al gruppo, evidenziando l’esistenza della rete distributiva creata dall’associazione criminale, che aveva a disposizione diverse strutture logistiche, come appartam

Usura, denunciati 2 coniugi per aver praticato prestiti con interessi fino al 400%

  Napoli, 29 marzo 2021 Comando Provinciale Napoli Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, tra Roma ed Ercolano (Napoli), immobili e disponibilità finanziarie del valore di oltre 500.000 euro nei confronti di due coniugi indiziati di usura. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli al termine di un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica partenopea scaturita da una verifica fiscale eseguita dai finanzieri della Compagnia di Portici. In particolare, le Fiamme Gialle sono riuscite a ricostruire il meccanismo di usura grazie alla testimonianza di un imprenditore edile che durante il controllo ha denunciato di aver visto ”lievitare” la pretesa restitutoria del prestito inziale di diverse decine di migliaia di euro, con interessi fino al 400%. Accertata l’erogazione di prestiti per 115.000 euro a tassi usurari ai danni di due imprenditori in difficoltà economiche, uno di Latina e uno d

'Ndrangheta: usura ed estorsioni, 13 arresti nel crotonese

  CROTONE, 29 MAR - I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda nei confronti di 13 presunti appartenenti alla 'ndrangheta di Cutro e San Leonardo di Cutro, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, usura, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. L'indagine, diretta dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, e' iniziata dopo due atti intimidatori compiuti il 13 novembre 2018 ai danni di altrettanti negozi di Sellia Marina, davanti ai quali erano state posizionate delle taniche di benzina, ed e' stata sviluppata con indagini tecniche, pedinamenti, accertamenti patrimoniali e l'audizione delle vittime. Le attivita' hanno consentito di documentare gli assetti e l'operativita' sul litorale ionico-catanzar

Presi gli autori del tentato duplice omicidio a Palermo

  Una dimostrazione di forza finalizzata a ribadire la propria “pregnanza mafiosa” nel quartiere Zen di Palermo, una caratteristica che deriva dal modo in cui il gruppo criminale si esprime nel contesto ambientale. È proprio questa la lettura data dagli investigatori della Squadra mobile palermitana all’agguato portato a termine, in perfetto stile mafioso, il 23 marzo scorso. Quel pomeriggio un commando armato ha tentato di uccidere Giuseppe Colombo e i suoi due figli durante un inseguimento avvenuto per strada e in pieno giorno, con decine di colpi sparati ad altezza d’uomo mentre le vittime cercavano di fuggire. Alla fine i destinatari degli spari sono scampati all’assalto, ma due di loro stati colpiti a braccia, gambe, glutei e talloni, e per questo trasportati dalla terza vittima, rimasta miracolosamente illesa, all’ospedale Villa Sofia del capoluogo siciliano. L’indagine ha portato ad individuare, come appartenenti al gruppo di fuoco, e ad arrestare, quattro palermitani, ritenuti

Estorsione, in carcere un sodale dell'esattore del "pizzo"

  Su delega della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia - Sezione Palermo, coordinata dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca, i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo nei confronti di un soggetto per il reato di concorso in estorsione aggravata dal metodo mafioso, per aver chiesto il “pizzo” ad un giovane imprenditore edile che gestiva un cantiere nel quartiere palermitano della Vucciria. L’attività costituisce lo sviluppo delle indagini che hanno portato, lo scorso 11 marzo, all’arresto in flagranza di reato di un uomo, bloccato dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo mentre riceveva 300 euro a titolo di “messa a posto”. Sulla base di quanto emerso allo stato delle indagini, la vittima, che aveva da poco avviato lavori di ristrutturazione, è stata “avvicinata” dai due indagati che hanno a

Operazione Doppio gioco - Infiltrazioni della criminalità nel settore dei giochi e delle scommesse

  Comando Provinciale Lecce I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce stanno eseguendo nella giornata odierna un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 3 persone tutte residenti nella provincia salentina, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, nei confronti di tre fratelli ritenuti responsabili di plurimi reati di natura associativa. L’inchiesta denominata “Doppio Gioco”, coordinata dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, ha smantellato un’organizzazione operante nel mercato del gaming e del gioco d’azzardo legale ed illegale nelle province di Lecce e Taranto, gestendo un vorticoso giro d’affari nel settore delle famigerate slot machines, dei videopoker e nella raccolta di scommesse per eventi sportivi, fatte confluire sulle piattaforme

Mafia, sequestrati 6 milioni di euro

  Roma, 26 mar. (askanews) - Sequestro da 6 milioni euro per Calogero 'Jonn' Luppino. Il provvedimento, deciso dal tribunale di Trapani, sezione misure di prevenzione, è stato eseguito dai carabinieri del comando Provinciale di Trapani e dal Ros, insieme con il Nas di Roma e del Nucleo Investigativo di Ragusa. La decisione dei giudici è arrivata su proposta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo. Luppino - si ricorda - in passato è stato consigliere comunale di Campobello di Mazara, ed è stato arrestato nel 2019 per associazione di tipo mafioso nella cosiddetta indagine 'Mafiabet'. Nell'inchiesta - si aggiunge - era stato accertato come Luppino avesse compiuto una rapidissima ascesa imprenditoriale nel mondo delle scommesse e giochi on-line. In particolare il manager - sempre secondo le accuse - dirigeva e controllava il settore economico dell'esercizio di giochi e scommesse affidando alcune delle relative agenzie ad altri associati mafiosi. In particol

Notificato decreto di confisca beni per 13 milioni di euro all'ex della banda della Magliana e suoi sodali.

  Comando Provinciale di  Roma   -   Roma , 26/03/2021 10:35 I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, questa mattina, hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni, emesso a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Roma, dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma nei confronti di N.S., Z.R., I.F. e R. (padre e figlio) sulla base del riconoscimento della pericolosità sociale dei soggetti e della riconducibilità del patrimonio alla conduzione di gravi illeciti. E’ stata infatti applicata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per anni tre nel Comune di residenza. L’odierno provvedimento trae origine dagli elementi emersi nel corso di una complessa indagine, convenzionalmente denominata “Jackpot”, condotta dal Nucleo Investigativo di Roma successivamente all’omicidio di B.A. compiuto da ignoti in data 13.03.2013 a causa di contrasti emersi nel settore della dist

Le mani del clan Borgo Vecchio su ultras e cantanti: 12 arresti

Grandangoloagrigento.it  

Ambiente: contrasto al fenomeno delle cave abusive, denunce e sequestri

  Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale  Roma   -   Catania , 25/03/2021 14:31 I Carabinieri  del  NOE di Catania , nella prosecuzione delle attività di controllo nel settore delle cave predisposta dal  Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale,  avviata già da diverso tempo nel territorio della Sicilia Orientale e, in particolare,  nei Comuni della Provincia di Catania interessati dalle colate laviche,  nel corso dell’ultima settimana hanno operato il sequestro di due diverse società operanti nel territorio del Comune di Mascali (CT), i cui impianti erano già stati sottoposto a sequestro nell’anno 2018, che illegalmente avevano riattivato gli stessi riprendendo ad operare in costante violazione delle Leggi che regolamento la materia. Oltre alla  violazione dei sigilli e di utilizzo degli impianti sequestrati,  i titolari e i conduttori di fatto degli impianti risponderanno anche dei reati di  esecuzione di lavori su beni sottoposti a vincolo paesaggistico senza autorizzazion

Reggio Calabria: duro colpo alla ‘ndrina De Maio-Brandimarte, 17 arresti

  Arrestate 17 persone a Gioia Tauro (Reggio Calabria) ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, concorso in detenzione, vendita e cessione a terzi di sostanze stupefacenti, anche in ingente quantitativo, del tipo cocaina, hashish e cannabis sativa, concorso in detenzione di armi e munizioni, danneggiamento, estorsione ed altri reati. Personaggio chiave e punto di partenza delle investigazioni si è rivelato un boss 64enne ritenuto elemento di spicco delle 'ndrine federate. L’attività investigativa ha dimostrato l’esistenza di un’associazione per delinquere di tipo mafioso che aveva il controllo di una interconnessa associazione per delinquere specializzata principalmente nel narcotraffico. Il monitoraggio da parte dei poliziotti del “Rione Marina” e del “Lungomare” di Gioia Tauro, località scelte dai criminali come quartier generale per organizzare le attività crimi

Aggressioni e rapine a Udine, presi 4 minorenni

  Pistola alla tempia e minaccia “Se non me lo dai ti ammazzo” è uno dei tanti modi con i quali un gruppo di criminali minorenni aggrediva i coetanei per rapinarli. La  Squadra mobile  di  Udine , coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Trieste, ha indagato sui numerosi episodi di violenza messi a segno in città tra ottobre e febbraio scorsi. Al termine dell’operazione “Generazione Z” sono state eseguite quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti minorenni accusati di essere responsabili di rapine aggravate, tentate rapine, atti persecutori e lesioni personali nei confronti di altri coetanei. Un 15enne e un 16enne sono finiti in istituti penali minorili mentre due ragazzi di 15 e 17 anni sono stati collocati presso comunità per minori. Eseguite anche perquisizioni locali e personali nei confronti di altri dieci minorenni di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, coinvolti nelle indagini. Numerosi gli episodi analizzati dagli investigatori del

Maxi frode fiscale internazionale - 4 arresti e sequestri per 10 milioni di euro

  Venezia, 24 marzo 2021 Comando Provinciale Venezia Video La Guardia di Finanza di Venezia ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pordenone, su richiesta della Procura della Repubblica di Pordenone, con la quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere di 3 soggetti ed una misura domiciliare per un ulteriore indagato, tutti responsabili dei reati di riciclaggio ed emissione ed utilizzo di fatture false nell’ambito di una maxi frode fiscale internazionale nel settore del commercio di rottami di ferro e di bancali di legno. Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro, anche per equivalente, di denaro, beni mobili e immobili degli indagati per un ammontare di circa 10 milioni di euro, quale provento delle condotte illecite. Sono altresì in corso 11 perquisizioni nelle provincie di Venezia, Padova, Treviso e Udine, eseguite dai militari della Compagnia di Portogruaro e dei Reparti della Guardia di Finanza competenti per te

Operazione Last bet - Confiscati beni per oltre 10 mln di euro ad un esponente mafioso

  I  Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un decreto di confisca di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro nei confronti di L.V.D. cl. 60 e della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di anni cinque. Nel dettaglio, la complessa attività investigativa - disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana - trae origine da mirati approfondimenti sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, con specifico riferimento al redditizio settore del gioco e delle scommesse illegali. Proprio in tale ambito, le Fiamme Gialle messinesi acquisivano come il citato L.V.D., noto imprenditore locale, risultasse tra gli elementi apicali di un’importante quanto strutturata consorteria mafiosa, egemone nella zona sud di Messina, dedita al sistematico ricorso a metodi violenti per imporre, anche con atti estorsivi, la pro

Camorra: beni per 10 mln confiscati ai fratelli Vassallo

ansa  

Associazione per delinquere, abusivismo finanziario, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio

  Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord che ha disposto cinque misure cautelari personali e il sequestro preventivo per quasi un milione di euro nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. Le indagini delle fiamme gialle, avviate a seguito di segnalazioni di operazioni sospette relative ad anomale movimentazioni connesse a donazioni, hanno consentito di accertare l’operatività di un sodalizio criminale che, attraverso la costituzione di una fittizia associazione no profit, ha proposto investimenti finanziari, altamente remunerativi, nel settore delle criptovalute e dell’oro, in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo. Gli accertamenti hanno portato alla luce un sist

Usura ed estorsioni a Roma, 5 arresti nel clan dei Piromalli

  Con l’operazione “Alberone” la Squadra mobile di Roma ha interrotto l’attività illecita di un gruppo criminale specializzato in usura ed estorsioni. Questa mattina i poliziotti hanno arrestato cinque persone, che dovranno rispondere dei reati di usura ed estorsione in concorso tra loro, aggravate dal metodo mafioso, e di esercizio abusivo di attività finanziaria. Sotto la lente d’ingrandimento i traffici di tre fratelli appartenenti alla famiglia calabrese dei Piromalli, con i quali collaboravano due persone di Roma. L’indagine ha preso il via dopo una denuncia del novembre 2018, che ha messo la Mobile romana sulle tracce della banda di usurai. Gli investigatori hanno scoperto che il gruppo criminale elargiva prestiti a tassi d’interesse molto elevati, dal 60 al 240 per cento su base annua, a piccoli imprenditori e persone in difficoltà economiche della zona dell’Alberone, un quartiere nel quadrante sud della Capitale. Per fare pressione sui clienti morosi, gli estorsori si servivano

Operazione Tullac - Contrasto al traffico di stupefacenti, 10 arresti

  I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecco, coordinati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, col supporto tecnico dello Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e l’ausilio di altri limitrofi Reparti del Corpo, hanno dato esecuzione, alle prime luci dell’alba, a dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere disposte dal GIP del Tribunale di Lecco nei confronti dei membri di un sodalizio criminale costituito da soggetti italiani ed albanesi che gestiva un lucroso traffico di sostanze stupefacenti nelle province di Lecco, Monza e Brianza, Milano e Sondrio.   L’operazione di servizio denominata “TULLAC” costituisce l’epilogo di circa un anno di indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecco, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica - Dott. Paolo Del Grosso, Pubblico Ministero titolare del fascicolo penale. L’articolata attività di indagine, che vede indagati nume

Modena: sfruttamento della prostituzione, arrestata coppia di nigeriani

  Arrestata una coppia di nigeriani, marito e moglie, responsabili dei reati di riduzione in schiavitù, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e della prostituzione ai danni di tre giovani donne connazionali, di cui una minorenne. L’ indagine della  Squadra mobile  di Modena, ha permesso di documentare che la donna, con il marito e con la complicità di altre persone e di familiari in Nigeria, aveva reclutato le tre ragazze per avviarle alla prostituzione nella città emiliana, pagando loro il viaggio dal paese d'origine fino in Italia, attraverso l'utilizzo della cosiddetta "Rotta Libica". Una volta giunte in Italia, per riscattare un debito di circa 30mila euro contratto con la coppia, le ragazze erano state costrette a prostituirsi, sfruttando uno stato di assoggettamento psicologico basato su credenze tribali e riti voodoo e sul timore di incorrere in conseguenze penali se si fossero rivolte alla Polizia. Nell denuncia la minorenne, ha dichiarato che la s

'Ndrangheta, a Reggio Calabria eseguite 14 misure cautelari

  Roma, 23 mar. (askanews) - I carabinieri del ROS, in collaborazione con i Comandi provinciali di Reggio Calabria, Catanzaro e Bologna, hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, diretta da Giovanni Bombardieri.I provvedimenti riguardano 14 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione, trasferimento fraudolento di valori, traffico di influenze illecite in concorso, tutti aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, concluse nel 2018, in epoca antecedente alla pandemia, si sono concentrate sull'Asp di Reggio Calabria la cui competenza si estende sull'intera provincia amministrativa suddivisa nei distretti sanitari di Reggio Calabria, Tirrenico e Ionico ed il cui funzionamento è stato alterato dai condizionamenti mafiosi. I carab

Droga: operazione antidroga a Roma Est, 22 arresti

  Comando Provinciale di  Roma   -   Roma , 23/03/2021 08:33 Una vera e propria piazza di spaccio gestita da una organizzazione criminale senza scrupoli, quella sgominata oggi dai Carabinieri della Compagnia di Tivoli, grazie ad un’articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. A fare da teatro a questa maxi operazione, il popoloso quartiere di Ponte di Nona, una delle periferie della Capitale, diventato negli ultimi anni, soprattutto nell’area delle case popolari, un vero e proprio market della droga a cielo aperto. I Carabinieri hanno accertato l’esistenza di una associazione criminale composta da quattro livelli, organizzati in maniera piramidale. I due capi e promotori, soggetti giovanissimi ma con un curriculum criminale di tutto rispetto, avevano creato un vero e proprio sistema in cui tutti gli operanti avevano un loro ruolo, come un grande ipermercato.  L’indagine, nata nel 2018, coordinata dalla Procura Distrettual

Camorra - 16 arresti

Juorno  

LA DIA CONFISCA BENI E SOCIETA’ PER 4 MILIONI DI EURO AD UN NOTO COMMERCIALISTA DI GELA

  D IREZIONE I NVESTIGATIVA A NTIMAFIA COMUNICATO STAMPA LA DIA CONFISCA BENI E SOCIETA’ PER 4 MILIONI DI EURO AD UN NOTO COMMERCIALISTA DI GELA La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta della Procura della Repubblica di Gela (CL) nei confronti di CASCINO Salvatore, 49enne dottore commercialista e consulente fiscale gelese.  Lo stesso risulta gravato da precedenti penali per gravi illeciti fiscali commessi nel nord Italia nell’ambito della sua professione. In particolare il CASCINO nel settembre del 2010 è stato destinatario di provvedimento cautelare, emesso dal GIP di Brescia, in ordine ai reati di associazione per delinquere, falsità materiale e truffa ai danni dello Stato mediante indebite compensazioni tributarie, reati per i quali è stato condannato alla pena di anni due e mesi uno di reclusione. Un’ulteriore serie di condotte oggetto di altri procedimenti