PROCURA DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA
CATANIA
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COMUNICATO
Il G.I.P. presso il Tribunale di Catania, accogliendo la richiesta deposita dal Pubblico Ministero, ha disposto il sequestro preventivo ex art. 321, comma 1, C.p.p. dei beni riconducibili a PRIVITERA Giuseppe PUGLISI Mariano e VACCARO Antonino, elementi di spicco del clan mafioso facente capo a SCIUTO Biagio inteso “Tigna” capeggiato da PRIVITERA Orazio, allo stato tutti indagati per art. 416 bis c.p. ed estorsione nell’ambito dell’operazione denominata “Fiamma Blu”.
In particolare, le indagini del Centro Operativo D.I.A. di Catania, hanno accertato che i predetti, avvalendosi della forza di intimidazione dell’associazione e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva costringevano diversi imprenditori di ditte operanti nel settore delle costruzioni ed impegnati nella realizzazione di opere pubbliche, in particolare la rete di erogazione del gas metano nei comuni di Palagonia e Militello Val di Catania, a consegnare loro somme di denaro.
In concomitanza con le indagini giudiziarie, venivano peraltro effettuati accertamenti volti a rilevare la capacità reddituale di PRIVITERA Giuseppe, PUGLISI Mariano, VACCARO Antonino e dei loro nuclei familiari, che permettevano di individuare diversi cespiti patrimoniali che, benché formalmente intestati a prossimi congiunti dei predetti, erano riconducibili alla loro effettiva disponibilità.
Gli accertamenti patrimoniali eseguiti hanno evidenziato forti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare la presunzione, accolta dal G.I.P., di un’illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose connesse all’organico e prolungato inserimento degli indagati nella citata organizzazione delinquenziale.
In particolare, sono stati sottoposti a sequestro nr. 7 immobili (terreni appartamenti e garage), nr. 4 imprese esercenti l’attività edile, produzione di materie plastiche e casearia, nr. 17 automezzi e diversi rapporti finanziari.
Il patrimonio sequestrato ammonta a circa 1.500.000,00 Euro.
Catania 30 ottobre 2013
ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA
La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...