PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di Reggio Calabria
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo Reggio Calabria
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
REGGIO CALABRIA: SOTTOPOSTI A CONFISCA BENI PER UN VALORE DI CIRCA 60 MILIONI DI EURO AD UN IMPRENDITORE DELLA PIANA DI GIOIA TAURO (RC).
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, facendo seguito al sequestro dei beni già effettuato nell’estate del 2009 su motivata richiesta per l’applicazione di misure di prevenzione di questa Procura - Direzione Distrettuale Antimafia - ha disposto la confisca dei beni, ai sensi della normativa in tema di misure di prevenzione, in pregiudizio di un noto imprenditore della Piana di Gioia Tauro (RC).
Il provvedimento è in corso di esecuzione dalle prime ore della mattina dal personale del Centro Operativo DIA di Reggio Calabria, Ufficio di polizia delegato agli accertamenti.
Il provvedimento di confisca è stato disposto nei confronti di un patrimonio stimato, secondo gli attuali valori di mercato, in circa 60 milioni di euro , tra cui figurano, diverse società operanti nel settore del commercio di prodotti di elettronica ed in quello edilizio nonché beni mobili ed immobili personali.
Il Procuratore della Repubblica Il Capo Centro DIA
- Dott. Federico Cafiero de Raho - - Col. G. di. F. Gianfranco ARDIZZONE -
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
