Il Coordinamento Riferimenti sta seriamente valutando l'ipotesi di restituire al Comune di Limbadi gli immobili allo stesso consegnati il 24 novembre del 2009 e confiscati alla cosca Mancuso.
Nei beni in questione il Coordinamento aveva ideato la realizzazione del CENTRO STUDI Italiano per l'antimafia,piu' conosciuto come Universita' dell'antimafia,sul modello dei campus americani,ove realizzare stage formativi residenziali sul tema ,oltre che corsi specifici per la formazione al lavoro di giovani svantaggiati.
In quest' opera Riferimenti si avvarrebbe di una partnerschip con Universita' italiane e straniere.
Il progetto di ristrutturazione degli immobili e' stato finanziato dal Pon Sicurezza i cui fondi sono stati gestiti dalla locale amministrazione comunale.
Travagliato l'iter fino all'insediamento a Limbadi di una commissione prefettizia che ha finalmente permesso l'ultimazione dei lavori mai iniziati con le precedenti amministrazioni.
Il Coordinamento oggi,denunzia al riguardo,forte preoccupazione e perplessita' peril clima di incompatibilita' ambientale instauratosi con l'attuale Giunta comunale nonche' di grande confusione di ruoli.
Dal momento della consegna,l'Associazione ha dovuto affrontare problemi non facili e per atti intimidatori e per minacce esplicite ricevute dalla sua presidente costretta ,per questo a vivere sotto scorta e per difficili rapporti e incomprensioni con i politici del luogo .
L'associazione investe in quel centro ,allocato in un paese difficile,responsabilita' e lavoro ma il tutto presuppone serenita' ambientale,rispetto dei ruoli ,attenzione alla sicurezza personale e non ultimo sostegno istituzionale.
Rosy Bindi ,nella sua visita al Paese dei Mancuso ebbe a dire che il Coordinamento Riferimenti non sarebbe stato lasciato solo.I fatti pero' non sono seguiti alle parole e Bisogna purtroppo denunziare un isolamento dovuto non solo ad una latitanza delle Istituzioni calabresi ma ad un clima polemico in una una situazione poco chiara ,fumosa e confusionale in cui si muove la locale amministrazione comunale che desta non poco allarme,soprattutto sulle modalita' di gestione dell'intera questione .
Cio' detto ,questo Coordinamento ha chiesto un confronto col Ministero dell'Interno con la convocazione di un tavolo interistituzionale ,onde chiarire i termini della questione.
La buona volonta' di operare esiste per un progetto che in quell'ambiente voleva essere di alto valore simbolico,andandosi a realizzare nelle abitazioni della cosca piu' agguerrita e potente della 'ndrangheta calabrese.
Il Coordinamento Riferimenti esporra' al Ministero i contenuti del progetto medesimo ma il tutto verra' subordinato alla compatibilita' ambientale e al sostegno che le Istituzioni assicureranno al progetto e al Coordinamento Riferimenti che ha bisogno di lavorare in serenita' .
Adriana Musella
Presidente Coordinamento Antimafia Riferimenti
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s