Passa ai contenuti principali

COMUNICATO DIA SU SEQUESTRO DA OLTRE UN MILIONE A REGGIO CALABRIA



PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di Reggio Calabria
DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA


COMUNICATO STAMPA


REGGIO CALABRIA : SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI OLTRE UN MILIONE DI EURO.

Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta di questa Procura - Direzione Distrettuale Antimafia, nelle persone del Procuratore Dott. Federico CAFIERO de RAHO, del Proc. Agg. Dott. Michele PRESTIPINO e del Sost. Proc. Dott. Rocco COSENTINO, ha emesso un decreto di sequestro preventivo a carico dell’imprenditore reggino MANGIOLA Edoardo, 33 anni, in atto detenuto.

Il provvedimento è stato eseguito da personale del Centro Operativo DIA di Reggio Calabria, Ufficio di polizia delegato agli accertamenti.

In passato, nel 2008, il MANGIOLA era stato vittima di un tentato omicidio, riportando plurime ferite di arma da fuoco, mentre nell’aprile del 2010 veniva sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale.

MANGIOLA Edoardo è stato arrestato, nel mese di febbraio 2012, nell’ambito della cosiddetta operazione “COSMOS” eseguita da personale del Centro Operativo DIA di Reggio Calabria, per avere fatto parte dell’associazione di stampo mafioso denominata ‘ndrangheta ed in particolare della cosca LIBRI, per aver commesso i reati di estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza ed ancora perché titolare di un’attività economica riconducibile al sodalizio criminale.
Così è stata fatta luce sull’infiltrazione della cosca LIBRI nei lavori per la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria.

Il MANGIOLA risultava aver avuto un ruolo di primo piano nella perpetrazione di atti intimidatori commessi ai danni dei dirigenti della impresa BENTINI SPA, aggiudicataria dell’appalto in oggetto, consentendo alla cosca LIBRI di accaparrarsi, attraverso l’ impresa gestita dal predetto MANGIOLA, la rilevante commessa del servizio di mensa aziendale.

In relazione ai capi d’imputazione formulati, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria - oltre alle misure coercitive personali aveva disposto altresì il sequestro preventivo di beni di sua proprietà e/o comunque riconducibili allo stesso tra cui il bar – tavola calda “Senza Tempo” adiacente il CEDIR ed un panificio in via Sant’Anna.

Con il provvedimento in trattazione, il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il sequestro - come misura di prevenzione - dei seguenti beni, alcuni dei quali già sequestrati come detto in via preventiva durante le fasi dell’arresto:

patrimonio aziendale dell’impresa individuale “MANGIOLA Carmela”,  con attività di “produzione di  prodotti di panetteria freschi”, esercitata nella sede ubicata in Reggio Calabria via S. Anna II Tronco n.34;
patrimonio aziendale dell’impresa individuale bar “SENZA TEMPO” - con sede in Reggio Calabria via del Gelsomino nr. 45, esercitante attività  di “ristorazione con preparazione cibi da asporto, bar, tavola calda, pizzeria”;
due autovetture, tra cui un’autovettura marca Alfa Romeo modello Spider ed un autoveicolo Fiat Doblo’;
rapporti finanziari in corso di quantificazione.
Il valore dei beni sottoposti a sequestro  è quantificabile in circa euro 1.050.000,00 .
In particolare, il Tribunale ha accertato l’esistenza in capo al prevenuto ed ai suoi familiari e conviventi di una cospicua e generalizzata sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio posseduto ed ha stigmatizzato la condotta delittuosa del MANGIOLA ed in particolare i suoi fitti rapporti intrattenuti con gli esponenti apicali della consorteria ‘ndranghetistica dei LIBRI (TUSCANO Salvatore, CHIRICO Filippo, CHIRICO Angelo, ZINDATO Gaetano Andrea ed altri). La bontà dell’impianto accusatorio ha trovato conferma altresì nel recente rinvio a giudizio del MANGIOLA disposto dal GUP presso il Tribunale di Reggio Calabria in data 10 marzo scorso, sia per il reato di associazione mafiosa che per i reati di estorsione e di illecita concorrenza e minaccia, aggravati dal metodo mafioso.

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...