DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo di Reggio Calabria
COMUNICATO STAMPA
‘NDRANGHETA
DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
DI REGGIO CALABRIA.
CONSUNTIVO ANNO 2013.
Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, unitamente alla dipendente Sezione Operativa di Catanzaro, nel corso dell’anno 2013, nell’ambito della specifica attività finalizzata al contrasto e all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla ‘ndrangheta, ha proceduto al SEQUESTRO di beni mobili, immobili, aziendali, quote e capitali societari, autoveicoli per un valore di oltre 630 milioni di euro.
Sono stati, altresì, CONFISCATI beni per oltre 159 milioni di euro.
Nel corso dell’anno, si è proceduto, altresì, all’arresto di 6 persone indiziate, a vario titolo, di appartenenza alla ‘ndrangheta nelle sue varie articolazioni territoriali e/o responsabili di altri delitti.
Al fine di prevenire e reprimere le infiltrazioni criminali nel settore degli appalti pubblici, altro obiettivo della D.I.A., di concerto con le Prefetture delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza sono stati effettuati 21 accessi ai cantieri sul territorio regionale e monitorate oltre 150 imprese.
I risultati conseguiti, e sopra esposti, sono stati corroborati dalla costante sinergia con le Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro.
Reggio Calabria, 31 gennaio 2014
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la quale s