DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo di Palermo
OPERAZIONE FIUME
LA DIA DI PALERMO DISARTICOLA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA NEL QUARTIERE DELLO ZEN
La DIA di Palermo sta eseguendo numerosi provvedimenti cautelari nel quartiere palermitano dello ZEN, nei confronti di personaggi che risultano, a vario titolo, coinvolti nella commissione di reati di rilevante gravità, quali l’associazione mafiosa, il traffico di stupefacenti e le estorsioni.
L’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, colpisce 17 persone, tra cui il pluripregiudicato SPINA Guido, cl 1965, referente della “famiglia mafiosa” dello ZEN, e ritenuto responsabile di aver diretto l’organizzazione mafiosa operante in quel territorio, essenzialmente rivolta al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di estorsioni, sia nei confronti di esercizi commerciali che in danno degli abitanti dei cd padiglioni dello ZEN, nonché per avere gestito la “cassa della famiglia mafiosa”, provvedendo anche al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti. Lo stesso nel tempo ha assunto una sensibile caratura criminale nello specifico settore degli stupefacenti, tanto che la sua abitazione/villa, sita sempre allo ZEN, vera e propria “roccaforte”, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza, era diventata il “supermercato” della droga “all’ingrosso e dettaglio”, una vera e propria catena di montaggio da parte di tutto il nucleo familiare dello Spina.
Maggiori dettagli saranno illustrati alle ore 11,00 odierne, nel corso di una conferenza stampa, presso la Sede della DIA di Palermo, con la presenza del Procuratore della Repubblica Francesco MESSINEO, i Procuratori Aggiunti Maria Teresa PRINCIPATO e Vittorio TERESI e il Direttore della DIA Arturo DE FELICE.
Palermo, 18 giugno 2014.
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
