DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo di Palermo
OPERAZIONE FIUME
LA DIA DI PALERMO DISARTICOLA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA NEL QUARTIERE DELLO ZEN
La DIA di Palermo sta eseguendo numerosi provvedimenti cautelari nel quartiere palermitano dello ZEN, nei confronti di personaggi che risultano, a vario titolo, coinvolti nella commissione di reati di rilevante gravità, quali l’associazione mafiosa, il traffico di stupefacenti e le estorsioni.
L’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, colpisce 17 persone, tra cui il pluripregiudicato SPINA Guido, cl 1965, referente della “famiglia mafiosa” dello ZEN, e ritenuto responsabile di aver diretto l’organizzazione mafiosa operante in quel territorio, essenzialmente rivolta al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di estorsioni, sia nei confronti di esercizi commerciali che in danno degli abitanti dei cd padiglioni dello ZEN, nonché per avere gestito la “cassa della famiglia mafiosa”, provvedendo anche al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti. Lo stesso nel tempo ha assunto una sensibile caratura criminale nello specifico settore degli stupefacenti, tanto che la sua abitazione/villa, sita sempre allo ZEN, vera e propria “roccaforte”, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza, era diventata il “supermercato” della droga “all’ingrosso e dettaglio”, una vera e propria catena di montaggio da parte di tutto il nucleo familiare dello Spina.
Maggiori dettagli saranno illustrati alle ore 11,00 odierne, nel corso di una conferenza stampa, presso la Sede della DIA di Palermo, con la presenza del Procuratore della Repubblica Francesco MESSINEO, i Procuratori Aggiunti Maria Teresa PRINCIPATO e Vittorio TERESI e il Direttore della DIA Arturo DE FELICE.
Palermo, 18 giugno 2014.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...