DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Sezione Operativa di Messina
COMUNICATO STAMPA
AGGRESSIONE AI PATRIMONI MAFIOSI
La Direzione Investigativa Antimafia di Messina confisca beni per un valore di 20 milioni di Euro
La Direzione Investigativa Antimafia di Messina, in esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Messina, previa richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, sta sottoponendo a confisca beni immobili, quote societarie e rapporti finanziari – per un valore di mercato stimato in circa 20 milioni di euro – riferibili a Giovanni RAO e Giuseppe ISGRO’, due dei principali esponenti di vertice della famiglia mafiosa dei “barcellonesi”, in atto detenuti e già condannati per mafia ed estorsioni.
Tra i beni sequestrati, quattro imprese leader nel messinese operanti nel settore della produzione e commercializzazione di calcestruzzo e conglomerati cementizi.
I particolari dell’operazione saranno resi noti alle ore 10.30 di oggi 17 giugno 2014, nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Procuratore Capo della Repubblica di Messina Dr. Guido LO FORTE, presso la sede della D.I.A. di Messina, in via Cesare Battisti n. 228 - Tel. 090 6403911.
Messina, 17 giugno 2014
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo
Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria, la Polizia di Stato , segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina. Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori. In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia ...