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Bottino milionario ai danni di un’anziana, due arresti a Bologna

 

 

Si sono finti carabinieri con un’anziana signora e le hanno rubato gioielli dal valore di un milione di euro, con questa accusa due uomini sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Bologna.

Nella denuncia, la vittima ha raccontato che mentre tornava a casa si è imbattuta negli indagati, uno dei quali portava una casacca con la scritta “carabinieri”. Gli impostori la convincevano della necessità di un controllo all’interno della sua abitazione perché era stata visitata da alcuni ladri che erano già stati bloccati.

La signora intimorita da tale narrazione, permetteva ai due uomini di esaminare entrambi i piani della casa e provvedeva anche ad aprirgli il caveau nel quale custodiva i preziosi. Nel corso dell’ispezione improvvisata gli arrestati si sono dati frettolosamente alla fuga, palesando all’anziana, soltanto in quel frangente, cosa fosse realmente successo.

Gli investigatori della Questura, mediante l’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno trovato riscontro alle parole della denunciante. I due malfattori sono stati ripresi all’ingresso insieme alla donna e in uscita con in mano la refurtiva.

In un secondo momento, gli agenti hanno esteso la ricerca di eventuali telecamere utili posizionate in un raggio maggiore scoprendo che il colpo era stato portato a termine a bordo di una moto di grossa cilindrata.

Attraverso il monitoraggio dei transiti nei varchi elettronici del capoluogo felsineo, i poliziotti hanno disegnato parzialmente il tragitto della motocicletta. Le tracce li hanno portati in un parcheggio con una coppia di camper in sosta, utilizzati dagli appartenenti di due famiglie sinti dimoranti nel piemontese. I capifamiglia infine, sono stati riconosciuti dalla vittima come autori del reato e rintracciati dalla Polizia in provincia di Rimini.

Oggetti atti allo scasso, indumenti riconducibili al furto, denaro contante, preziosi di sospetta provenienza e la moto utilizzata per la razzia, sono queste le cose ritrovate durante la perquisizione che erano occultate dentro i motorhome.

I due uomini, entrambi con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e furti in abitazione, sono finiti nelle carceri di Rimini e Ravenna.

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