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DIA GENOVA CONFISCA AI PELLEGRINO PER 9 MILIONI


DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
Centro Operativo di Genova


COMUNICATO STAMPA


LA DIA CONFISCA IL PATRIMONIO DEI FRATELLI PELLEGRINO

A circa due anni dall’avvio della procedura di  prevenzione personale e patrimoniale richiesta dal Direttore della D.I.A, nei confronti dei fratelli PELLEGRINO Michele, PELLEGRINO Giovanni, PELLEGRINO Maurizio e PELLEGRINO Roberto, noti pregiudicati ed imprenditori operanti nel settore del movimento terra, ritenuti contigui alla ‘ndrangheta ed in particolare con la cosca “SANTAITI-GIOFFRÈ”, la Sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Imperia, ha applicato ai predetti la sorveglianza speciale di P.S. per la durata di cinque anni con obbligo di soggiorno e disposto la confisca dell’intero patrimonio a loro riconducibile che fra terreni, fabbricati, autovetture, disponibilità finanziarie ed aziende operanti  nel settore scavi e movimento terra, si aggira intorno a 9 milioni di euro.

L’attività investigativa, svolta dal Centro Operativo di Genova sviluppatasi per oltre un anno, ha riguardato l’intero gruppo familiare dei PELLEGRINO, composto da 20 persone e 4 compagini societarie ed ha permesso di ricostruire tutta la storia personale giudiziaria dei proposti, nonché le loro vicende imprenditoriali protrattesi per oltre vent’anni.

Dalla complessa attività investigativa preventiva è emerso che i proposti, già noti alle forze di polizia territoriali per i loro curricula criminali di tutto rispetto (con denunce e condanne per reati che vanno dall’associazione finalizzata al traffico delle sostanze stupefacenti, al traffico di armi ed esplosivo, all’estorsione, al favoreggiamento dei latitanti, alla gestione di locali notturni adibiti allo sfruttamento della prostituzione e ad illeciti societari di varia natura), sono risultati inseriti nel contesto criminale operante nel Ponente ligure. Le attività, in particolare, hanno fatto emergere anche la loro contiguità con soggetti ritenuti affiliati alla ’ndrangheta, facenti capo alla cosca “SANTAITI-GIOFFRÈ” di Seminara (RC), per i quali, i fratelli PELLEGRINO, oltre ad intessere con i medesimi trame illecite dirette, hanno rappresentato un solido riferimento logistico, attraverso l’assistenza a latitanti per reati di mafia.
A ciò si aggiunga che i PELLEGRINO hanno legami familiari con soggetti indagati nell’indagine “Maglio 3” ed esattamente PEPE’ Benito e BARILARO Francesco, ulteriore testimonianza del loro inserimento nel contesto mafioso dell’imperiese.

Oltre a ciò, i proposti, sempre per conseguire i loro scopi illeciti, finalizzati all’ingente arricchimento individuato, non hanno esitato a creare ed utilizzare un articolato sistema di interposizione fittizia dei beni e dei proventi accumulati, attraverso soggetti facenti comunque parte del nucleo familiare, nonché società poste artatamente in liquidazione.

Per tutto quanto sopra, il Presidente della Sez. Misure di Prevenzione del Tribunale di Imperia, concordando con la richiesta avanzata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, ha disposto la confisca di beni immobili (17 unità, fra cui i ville, terreni e appartamenti di lusso, serre floricole), di beni mobili (25 fra autovetture ed autocarri aziendali), delle disponibilità bancarie, postali e titoli di credito, di quote e proprietà di 4 società, tra cui la “F.LLI PELLEGRINO s.r.l.” e la “GROTTA DEL DRAGO”, rispettivamente la prima in grado di aggiudicarsi appalti e subappalti, anche nei lavori pubblici, e la seconda di gestire il famoso ed omonimo night club di Sanremo.

Inoltre, reputando la pericolosità sociale dei fratelli PELLEGRINO e perciò ritenendoli soggetti indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso e che agiscono con metodi corrispondenti alle consorterie di tal specie, il Tribunale ha altresì disposto nei confronti dei predetti la misura della sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza antimafia con obblighi per la durata di cinque anni.




Genova, 30 maggio 2013

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