DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
MAFIA: LA D.I.A. DI AGRIGENTO CONFISCA BENI DEL VALORE DI OLTRE 400 MILA EURO
La Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento ha eseguito un provvedimento di confisca che ha colpito alcuni beni mobili ed immobili riconducibili a MARRELLA Damiano, 67enne di Montallegro (AG), uomo d’onore ed elemento di spicco della locale famiglia mafiosa, in atto detenuto.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Agrigento e riguarda beni già sottoposti a sequestro, con decreto emesso dalla medesima Autorità, a seguito di dettagliata proposta del Procuratore della Repubblica di Palermo, che aveva condiviso le risultanze dei complessi accertamenti patrimoniali e bancari svolti, a suo tempo, da personale della D.I.A. di Agrigento.
In passato, MARRELLA Damiano era stato tratto in arresto dalla D.I.A. di Agrigento, nell’ambito dell’indagine “MINOA”, unitamente ad altre 7 persone, indagate, a vario titolo, per partecipazione e concorso in associazione di tipo mafioso ed altro.
In particolare, gli era stato contestato di avere fatto parte, con il ruolo di capo, della famiglia mafiosa di Montallegro, costituendo nella medesima l’articolazione territoriale di riferimento per il rappresentante provinciale di cosa nostra agrigentina pro tempore, all’epoca latitante, FALSONE Giuseppe.
In ordine a tali vicende giudiziarie è stato condannato alla pena di anni 8 di reclusione.
Con l’odierno provvedimento sono stati sottoposti a confisca un immobile sito nel comune di Montallegro (AG) e numerose disponibilità finanziarie, tra le quali fondi comuni d’investimento, conti correnti ed altri prodotti bancari, intestati a MARRELLA Damiano e ai suoi familiari, per un valore complessivo stimato in oltre 400 mila euro.
Agrigento, 18/01/2016
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...