Direzione Investigativa Antimafia
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI CATANIA CONFISCA BENI PER UN VALORE DI 500.000 EURO AD ESPONENTE DI SPICCO DELLA CRIMINALITA’ BRONTESE
Nella mattinata odierna, la Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal 1° Dir. della Polizia di Stato dr. Renato PANVINO, sta eseguendo il decreto di confisca beni emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti di SALVA’ GAGLIOLO Antonio, cl.1980, ritenuto elemento di spicco della criminalità Brontese.
Quest’ultimo vanta svariati pregiudizi penali e di polizia, essendo stato tratto in arresto più volte in flagranza di reato (tra il 1998 e il 2015) per furto aggravato, danneggiamento, ricettazione, riciclaggio, associazione per delinquere, truffa, ecc., tutti reati che hanno avuto per oggetto automezzi pesanti e macchine industriali.
Peraltro, gli accertamenti effettuati sul suo conto hanno messo in evidenza, nel tempo, una costante ed assidua frequentazione con pluripregiudicati di notevole spessore criminale ed anche, in vari casi, con soggetti indiziati di appartenenza ad associazioni di tipo mafioso, come documentato dai numerosi controlli di Polizia ai quali lo stesso è stato sottoposto.
SALVA’ GAGLIOLO Antonio è, inoltre, fratello del più noto Daniele, il quale, nell’anno 2001, è stato denunciato per concorso nel tentato omicidio del boss MONTAGNO BOZZONE Francesco, ritenuto a capo dell’omonimo clan mafioso operante nell’area di Bronte e collegato al più noto e pericoloso clan dei “Carcagusi” di Catania.
Il Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - da ultimo, ha anche applicato nei suoi confronti la misura della sorveglianza speciale di P.S., con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, per la durata di anni 1 e mesi 6.
La ricostruzione del profilo criminale di SALVA’ GAGLIOLO Antonio operata dalla D.I.A. di Catania, che ha altresì dimostrato la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati, l’attività svolta e gli arricchimenti patrimoniali dello stesso e del suo nucleo familiare, è stata positivamente valutata dal Tribunale di Catania che ha disposto, con l’odierno provvedimento, la confisca dei beni, complessivamente stimati in 500.000 euro, già posti in sequestro, nel dicembre 2016, su proposta del Direttore della D.I.A. in sinergia con la Procura Distrettuale Antimafia di Catania diretta dal Procuratore Carmelo ZUCCARO.
Il patrimonio oggetto dell’odierna confisca è composto dal compendio aziendale di una impresa individuale operante nel settore del commercio di autoveicoli, sei beni immobili, sei beni mobili registrati e diversi rapporti finanziari.
Catania, 22 dicembre 2017