++ Appalti pubblici milioni euro non eseguiti, 5 arresti ++ Soldi riciclati da organizzazione a Lucca legata a Casalesi
++ Appalti pubblici milioni euro non eseguiti, 5 arresti ++
Soldi riciclati da organizzazione a Lucca legata a Casalesi
ROMA
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Lavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti, con i soldi degli appalti che venivano riciclati in aziende toscane e campane. È l'accusa nei confronti di un'organizzazione contigua al clan dei Casalesi con base a Lucca sgominata dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Firenze nei confronti di cinque soggetti. (SEGUE)
Appalti pubblici milioni euro non eseguiti, 5 arresti (2)
ROMA
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Contestualmente agli arresti, gli uomini delle Fiamme Gialle stanno effettuando una cinquantina di perquisizioni e sequestri di beni tra la Toscana e la Campania nei confronti di imprenditori contigui a clan camorristici, aziende, prestanomi e anche un funzionario pubblico. L'inchiesta toscana, coordinata dalla procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo, è strettamente collegata ad un'indagine della Dda di Napoli. I dettagli dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in procura a Firenze alle 11. (ANSA).
Arresti appalti:coinvolto dirigente Asl,indagini 50 commesse
(v.'Appalti pubblici milioni euro...' delle 9:19)
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAR - C'è anche un dirigente della Asl 3 di Napoli Sud, oltre a 4 imprenditori edili di Lucca e Caserta tra le persone coinvolte nell'inchiesta di guardia di finanza e Dda di Firenze che ha portato a 5 misure di custodia cautelare per lavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti. E' quanto spiegano le fiamme gialle in una nota. Per la Gdf, grazie ad "accordi di cartello" il sodalizio, basato in provincia di Lucca, si sarebbe aggiudicato oltre 50 commesse della Asl 3 di Napoli sud, per lavori di somma urgenza e "cottimi fiduciari". Lavori che, "pur risultando falsamente attestati come avvenuti, di fatto in gran parte non venivano eseguiti". "A tale scopo - si spiega - il sodalizio stabiliva consolidati rapporti corruttivi" col funzionario della Asl, il quale non solo aggiudicava l'appalto in violazione delle norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, ma consentiva al gruppo "di conseguirne il pagamento pur in assenza di qualsivoglia esecuzione dei lavori". In questo modo lo stesso sodalizio negli ultimi anni sarebbe riuscito "a incamerare illecitamente e a costo zero appalti per oltre 6 milioni di euro che venivano riciclati nello svolgimento delle attività immobiliari" dello stesso gruppo. (ANSA).
Arresti appalti:3 imprenditori 'a disposizione'clan Casalesi
'Permesso famiglia Zagaria avere appalti Asl Torre Annunziata'
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAR - "Potevano considerarsi 'a disposizione del clan'" dei Casalesi 'fazione Michele Zagaria' tre degli imprenditori edili, residenti a Lucca e Caserta, coinvolti nell'inchiesta della guardia di finanza di Lucca e della Dda di Firenze che ha portato oggi a 5 arresti. Avrebbero anche consentito al clan, "tramite un imprenditore campano considerato 'a libro paga' della famiglia Zagaria, di aggiudicarsi diversi appalti della Asl 3 di Torre Annunziata (Napoli)". A spiegarlo, in una nota, la guardia di finanza di Lucca con riferimento alla contestazione, ad alcuni degli arrestati, dell'aggravante di aver agevolato la cosca. Le fiamme gialle, rilevano come la stessa cosca sia "notoriamente radicata nel Casertano (Casapesenna, San Cipriano D'Aversa, Trentola Ducenta, San Marcellino) e con ramificazioni in Toscana, nel Lazio e in Emilia Romagna, da sempre caratterizzata per il suo particolare attivismo nel mondo imprenditoriale e nel settore degli appalti pubblici". Le indagini, si spiega ancora, sono state condotte sotto "l'egida" della procura nazionale antimafia e in stretto collegamento investigativo con la Dda di Napoli e la procura di Napoli Nord che, "nell'ambito di un distinto contesto di indagini, sta oggi procedendo, con la guardia di finanza di Aversa, all'esecuzione di 34 misure cautelari personali". (ANSA).
Arresti appalti:Pennisi(Dna),indagini su triangolo maledetto
'Da manuale: corruzione, criminalità organizzata, riciclaggio'
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAR - L'inchiesta che ha portato a cinque misure di custodia cautelare per lavori pubblici per milioni di euro mai eseguiti "è da manuale, perché sono presenti contemporaneamente criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio, che sono le componenti indispensabili del cosiddetto triangolo maledetto". Lo ha detto il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Roberto Pennisi, oggi a Firenze nel corso della conferenza nel quale sono stati illustrati i risultati dell'operazione. "L'indagine - ha aggiunto il magistrato della Dna Cesare Sirignano - conferma che non ci sono regioni in Italia che non siano colpite in qualche modo da attività gestite da organizzazioni mafiose, in tutti i territori ci sono cellule che operano e inquinano il tessuto sociale". (ANSA).