DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI CATANIA CONFISCA BENI PER 9 MILIONI DI EURO
A UN ESPONENTE DEL CLAN MAFIOSO TRIGILA
La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dalla Corte di Appello di Catania nei confronti di Gaetano LIUZZO SCORPO (cl.1965), noto imprenditore originario di Tortorici (ME) a capo di alcune aziende operanti nel settore del noleggio di videogiochi.
Il provvedimento odierno ha confermato la confisca disposta precedentemente dal Tribunale di Siracusa, a seguito dellapplicazione della misura di prevenzione del sequestro emanata, nel 2011, su proposta del Direttore della DIA.
Le investigazioni e gli accertamenti patrimoniali svolti al riguardo dalla DIA di Catania, sono stati avviati a seguito delloperazione denominata “NEMESI”, condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa, che, nel luglio 2008, in esecuzione di unordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, ha disarticolato il clan mafioso “TRIGILA-APARO, attivo nella provincia aretusea, assicurando alla giustizia oltre 60 affiliati, alcuni dei quali posti ai vertici dellorganizzazione criminale.
Il LIUZZO SCORPO Gaetano, coinvolto in tale contesto giudiziario, è stato successivamente arrestato in esecuzione della sentenza di condanna, a 3 anni e 6 mesi di reclusione, emessa dalla Corte dAssise dAppello di Catania, poiché riconosciuto colpevole del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
Le indagini hanno evidenziato, fra laltro, le strette relazioni fra LIUZZO SCORPO Gaetano ed esponenti di vertice del clan TRIGILA” facente parte della più ampia aggregazione tra clan denominata “APARO-NARDO-TRIGILA”, attiva nel territorio siracusano e affiliata al potente clan mafioso catanese organico a Cosa Nostra, capeggiato dal noto boss Benedetto Nitto SANTAPAOLA nella gestione, in forma monopolistica, del mercato del noleggio di apparecchiature elettroniche di intrattenimento e di azzardo (c.d. videopoker) nelle province di Siracusa e Ragusa.
Anche alcuni collaboranti di giustizia hanno dichiarato che il clan aveva investito nelle società riconducibili al LIUZZO SCORPO oltre 1 milione di euro per lacquisto di apparecchiature elettroniche.
A conferma di tali dichiarazioni, le indagini tecniche hanno permesso di accertare il rapporto tra esponenti del clan Trigila e il LIUZZO SCORPO Gaetano in termini di reciproca collaborazione, in base alla quale il LIUZZO versava mensilmente nelle casse del clan la somma di 20.000 euro, ricevendone in cambio protezione e la repressione della concorrenza nello specifico settore di interesse, al fine di mantenere il monopolio nellarea di radicamento del sodalizio mafioso.
Il LIUZZO SCORPO Gaetano ha, dunque, rivestito nei rapporti con lassociazione criminale, della quale non faceva organicamente parte, quel ruolo di contiguità compiacente che si concretizzava nello svolgimento di una attività imprenditoriale per conto e nellinteresse del clan mafioso.
Le indagini espletate dalla D.I.A. hanno consentito di ricostruire, cronologicamente, le principali tappe che hanno permesso al LIUZZO SCORPO Gaetano, dapprima di costituire, intestandola alla madre, la Società MEDIA GAME S.r.l., con lattività di commercializzazione e noleggio di videogiochi, per poi giungere a realizzare una vera e propria holding di famiglia, specializzata nel noleggio di apparecchiature elettroniche di intrattenimento e di azzardo, con la costituzione di altre due società intestate a familiari e a soggetti compiacenti.
In particolare, è stato evidenziato uno straordinario ed eccezionale aumento del fatturato, con la costituzione di nuove imprese, tramite le quali è riuscito a collocare nella Sicilia Orientale un migliaio di apparecchiature elettroniche per il gioco dazzardo, introitando giocate per circa 120.000.000 euro (centoventi milioni di euro), tra il 2000 ed il 2008, periodo che coincide con gli stretti rapporti del LIUZZO SCORPO con elementi di spicco del clan mafioso Trigila e dai quali si fanno discendere gli improvvisi successi imprenditoriali.
Le investigazioni di carattere patrimoniale hanno evidenziato, altresì, palesi profili sperequativi tra i redditi dichiarati ed il patrimonio da lui posseduto, tali da fondare la presunzione, condivisa dal Tribunale di Siracusa, di unillecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose poste in essere dal LIUZZO SCORPO Gaetano nellambito del clan mafioso Trigila.
Con lodierno provvedimento è stata, quindi, disposta la confisca dei suoi beni, del valore di oltre 9 milioni di euro, tra cui spiccano 4 terreni e 3 fabbricati siti nel comune di Siracusa, 10 automezzi (di cui una Maserati Gran Turismo), le società “MEDIA GAME S.r.L.”, BETTING GAME S.r.L.”, ORIZZONTI DESIGN di Mazza Ivana S.n.c.”, nonché numerosi rapporti bancari e/o postali.
Catania, _______________