Passa ai contenuti principali

COMUNICATO DIA MESSINA - CATANIA


COMUNICATO STAMPA
MESSINA: La D.I.A. appone i sigilli al patrimonio riferibile a MAZZAGATTI Pietro Nicola, soggetto ritenuto appartenente alla “famiglia mafiosa dei barcellonesi”

La D.I.A. di Messina, supportata dal Centro Operativo di Catania, a conclusione di unattività investigativa - culminata nella proposta di applicazione di misura di prevenzione patrimoniale formulata a firma congiunta dal Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia, dr. Maurizio DE LUCIA, e dal Direttore della D.I.A., Generale di Divisione Giuseppe GOVERNALE - sta procedendo, in esecuzione a specifico provvedimento emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione di Messina, al sequestro di un ingente patrimonio nella disponibilità di MAZZAGATTI Pietro Nicola, soggetto di Santa Lucia del Mela (ME) socialmente pericoloso ed indiziato di appartenere allorganizzazione mafiosa denominata clan dei barcellonesi, attiva nel territorio di Barcellona P.G. (ME) e nei comuni limitrofi, costola di Cosa Nostra siciliana.
Il MAZZAGATTI, attualmente detenuto, è soggetto storicamente radicato su quei territori e, forte del suo coinvolgimento nellorganizzazione mafiosa, era in breve riuscito a ridurre i propri compaesani in una condizione di assoggettamento ed omertà tale da acquisire di fatto il monopolio delle attività di Santa Lucia del Mela (ME) nel ramo della ristorazione, somministrazione di alimenti e del catering.
Nellambito delloperazione denominata GOTHA VI - attività che ha fatto luce su ben 18 omicidi consumati e 2 omicidi tentati, commessi tra i primi anni 90 ed il 2012 - è stato colpito da ordinanza di misura cautelare personale, in quanto ritenuto direttamente coinvolto in due omicidi, quello di FICARRA Fortunato, ucciso il 1° luglio 1998 allinterno del bar Valerie di Santa Lucia del Mela (ME), e quello di TRAMONTANA Domenico, appartenente al sodalizio mafioso dei barcellonesi in posizione di vertice nellambito del gruppo che controllava la zona di Terme Vigliatore, ucciso il 4 giugno 2001 in località Calderà di Barcellona P.G. (ME).
Il MAZZAGATTI risulta anche destinatario di misura di prevenzione personale e patrimoniale della confisca, non ancora definitiva, emessa nel 2009; la sua pericolosità sociale era fondata sul giudizio delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia CHIOFALO Giuseppe rese nel maxi processo “MARE NOSTRUM”, in cui lui era imputato.



Ulteriori risultanze sono emerse anche dalloperazione CATERING, che ha visto il MAZZAGATTI - sottoposto, per fatti risalenti al dicembre 2004, a misura cautelare e imputato anche per associazione di tipo mafioso - essere poi condannato, tra laltro, per la tentata estorsione ai danni di un cittadino iraniano, titolare di unattività commerciale di tappeti persiani e di una struttura adibita a sala ricevimenti sita in San Pier Niceto (ME), ceduta in locazione a lui per anni che vi organizzava ricevimenti attraverso la propria ditta di catering.
Inoltre, significative sono state anche le risultanze delloperazione SISTEMA nellambito della quale il MAZZAGATTI è stato condannato per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dei titolari della società CO.GE.MAR. s.r.l. di Barcellona P.G. (ME), questi costretti a corrispondere, nel periodo tra il febbraio ed il novembre 1998, somme a titolo di pizzo in relazione a dei lavori di consolidamento effettuati a seguito di eventi calamitosi in Gualtieri Sicaminò (ME).
Lodierno sequestro scaturisce dalle investigazioni della D.I.A. di Messina che hanno messo in luce come il MAZZAGATTI, con lappoggio della consorteria criminale di riferimento dei barcellonesi”, sia riuscito, pur colpito da precedente misura patrimoniale, a rinsaldare e fortificare il proprio patrimonio - comprensivo anche di contesti imprenditoriali importanti quale la prestigiosa struttura ricettiva e sala ricevimenti VILLA MONT VALERIE, o anche il bar/gelateria VALÈRIE COFFEE AND PASTRY sito nella nota località turistica di Milazzo (ME) ed appena inaugurato - schermandolo con società intestate formalmente ai suoi congiunti; il tutto senza possedere, almeno ufficialmente, entrate lecite e capienti, tali da giustificare gli incrementi patrimoniali intercettati.
Con il provvedimento in oggetto sono stati apposti i sigilli a:
4 imprese comprensive di capitale sociale e compendio aziendale;
14 immobili;
19 terreni;
10 mezzi personali ed aziendali;
vari rapporti finanziari, anche intestati a soggetti terzi individuati;
il cui valore complessivo è stato stimato - prudenzialmente - in 32 milioni di euro.

Messina, 26 giugno 2018

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven