La Polizia di Stato della Questura di Ancona, la scorsa notte, a seguito di segnalazioni di furto di grondaie in Via Brecce Bianche, ha tratto in arresto tre uomini di origine straniera.
Nel particolare, una persona aveva riferito ai poliziotti di aver notato tre soggetti, di cui dava una sommaria descrizione, staccare le grondaie dal muro di alcuni stabili presenti in quella via, di aver filmato l'azione di quei malviventi che, una volta caricati gli oggetti di furto, si davano alla fuga a bordo di un furgone.
Una seconda persona aveva invece dichiarato agli Agenti operanti la presenza degli stessi soggetti, in una via limitrofa, accanto a due canaline di rame completamente divelte e quasi riverse a terra.
I poliziotti, acquisite le informazioni, dopo aver perlustrato le zone circostanti il luogo del furto, riuscivano ad intercettare il furgone descritto dai segnalanti quale mezzo utilizzato dai tre soggetti per caricare i pezzi delle grondaie asportate e per per darsi alla fuga.
Da un preliminare controllo, i poliziotti accertavano la presenza nel veicolo di 22 tubi o parti di grondaie, due cacciaviti e un tosaerba. I tre soggetti fermati a bordo del mezzo risultavano essere di origine straniera di circa 22, 25 e 37 anni, tutti con precedenti penali. I primi due con a carico precedenti contro la persona, contro il patrimonio e P.A., ed inoltre, destinatari della misura di prevenzione personale dell'Avviso Orale. Mentre il più anziano dei tre risultava avere pregiudizi di polizia solo contro la persona.
I tre uomini, in merito agli oggetti rinvenuti nel veicolo, prima davano versioni tra loro contrastanti, successivamente ammettevano il furto delle grondaie. Inoltre, addosso al 37enne, i poliziotti rinvenivano ,in una tasca del giubbotto, un cacciavite.
Una volta condotti negli Uffici della Questura i tre soggetti, in considerazione della dinamica degli eventi, degli arnesi da scasso rinvenuti e la refurtiva presente nel furgone, ed inoltre, attesi i precedenti penali specifici a carico, sono strati tratti in arresto e collocati in regime di arresti domiciliari presso le loro rispettive abitazioni.
Stamattina l’arresto è stato convalidato in Tribunale e nei confronti degli indagati é stata disposta la misura dell'obbligo di firma.