San Giovanni. Colpi a mano armata per un bottino di 8.000 euro in contanti e gratta e vinci. Rapinatore seriale arrestato dalla Polizia di Stato a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma

Aveva disegnato una mappatura degli esercizi nel quartiere Appio-Latino ed in zona Tiburtina dove, tra supermercati, sale scommesse ed autogrill, agiva seguendo ogni volta – spesso a distanza anche di poche ore – lo stesso piano. Il presunto autore di quattro colpi di serie è stato individuato ed arrestato dalla Polizia di Stato.
Lo schema iniziava da un sopralluogo, comprensivo di acquisto, nel negozio di turno prescelto per il colpo per appurare il contenuto delle casse. A questo seguiva il secondo step, con il ritorno “in sede” del rapinatore che, col volto travisato con passamontagna, bandane o t-shirt colorate con tanto di foro all’altezza degli occhi, si guadagnava l’accesso all’esercizio. Una volta all’interno, poi, armato di pistola o di coltello, minacciava i gestori o gli addetti alle casse costringendoli a consegnargli l’incasso giornaliero.
Forte del bottino conquistato, infine, scappava sempre a bordo della stessa auto, una Peugeot 208 presa a noleggio.
Il tutto si è articolato in quattro colpi, messi a segno anche nel giro di poche ore, per un “guadagno” complessivo di 8.000 euro tra contanti e gratta e vinci.
L’uomo, un trentottenne romano, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato individuato dagli agenti del VII Distretto San Giovanni, che, grazie all’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dei singoli esercizi, sono riusciti ad individuarlo e a ricostruire punto per punto il suo profilo seriale.
All’esito di un’indagine durata nove mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. La misura è stata eseguita dagli stessi agenti che hanno seguito l’attività investigativa.
Per completezza si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari. Il soggetto in narrativa, pertanto, è da considerarsi non colpevole fino a sentenza passata in giudicato.