DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI LECCE CONFISCA DEFINITIVAMENTE
BENI PER 1.200.000 EURO A MONTEFORTE CARMINE
La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha confiscato definitivamente il patrimonio di MONTEFORTE Carmine, 57enne di Uggiano La Chiesa (LE), con precedenti per emissione di assegni a vuoto, truffa, estorsione, bancarotta fraudolenta, detenzione e acquisto di stupefacenti, nonché costituzione, direzione e finanziamento di associazione finalizzata al traffico di droga, reati per i quali lo stesso è stato condannato alla pena complessiva di 25 anni di reclusione.
La definitività del provvedimento odierno consegue alla sentenza, del gennaio scorso, emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile i ricorsi avanzati dal MONTEFORTE e dal figlio, effettivo intestatario dei beni, sulloriginario provvedimento di confisca del Tribunale di Lecce, emanato a seguito di proposta del Direttore della D.I.A., in cui era prevista, nei suoi confronti, anche lapplicazione della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di tre anni.
I beni interessati dallattività sono 12 immobili (nello specifico 3 appartamenti, 3 depositi, 1 villa, 1 posto auto, 1 garage, 1 fabbricato e 2 terreni), 4 imprese (nello specifico 3 compendi aziendali e 1 bar), 1 veicolo aziendale, lintero capitale sociale di una società di capitali ed infine un conto corrente, per un valore complessivo di oltre 1 milione e 200.000 mila euro.
Tra i suddetti beni spicca una villa completamente indipendente, ubicata in agro di Otranto (LE) con annessi altri edifici e terreni attigui, tre società operanti nel settore delledilizia residenziale e turistica ed infine un bar posto nella piazza principale del comune di Uggiano La Chiesa (LE).
Lecce, 22 febbraio 2018
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...