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LA DIA DI CATANIA CONFISCA BENI PER UN VALORE DI DIECI MILIONI DI EURO A ERCOLANO VINCENZO ENRICO AUGUSTO

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

COMUNICATO STAMPA



La DIA di Catania sta eseguendo un decreto di confisca definitiva di beni emesso dalla Corte di Appello di Catania - II Sezione Penale, divenuto irrevocabile dopo il pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, nei confronti di ERCOLANO Vincenzo Enrico Augusto, 49enne di Catania, figlio di ERCOLANO Giuseppe, detto Pippo (deceduto), ritenuto uno dei vertici storici del potente sodalizio mafioso Santapaola-Ercolano, e di SANTAPAOLA Grazia, sorella di Benedetto (Nitto), capo storico di cosa nostra catanese.
Il provvedimento odierno prende le mosse da diverse risultanze investigative (in particolare, dalloperazione Sud Pontino del 2006 e dalloperazione Caronte del 2014), oltre che da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che lo hanno indicato quale autore di numerose condotte criminose (estorsioni, minacce e violenze, intestazione fittizia di beni).
Nello specifico, la più ampia operazione della DIA denominata “Sud Pontino”, con cui fu smantellato un sodalizio criminale che aveva al centro dei suoi interessi limportante Mercato Ortofrutticolo di Fondi, ha fatto emergere la sua figura di gestore e controllore nel settore dei trasporti, in nome e per conto della mafia.
Le indagini, infatti, hanno riguardato i vertici dei clan camorristici dei Casalesi e dei Mallardo di Giuliano (Napoli), alleati con le famiglie siciliane dei SANTAPAOLA-ERCOLANO, operanti sul territorio catanese, con diramazioni anche allestero.
Le attività investigative hanno permesso di accertare che ERCOLANO Vincenzo aveva la disponibilità esclusiva della società Geotrans Srl, di cui curava in piena autonomia lintera attività amministrativa, per quanto fosse formalmente intestatario solo del 50% delle quote del capitale sociale, nonché la totale riconducibilità di altre ditte, utilizzate per recuperare patrimonio aziendale e clienti della citata Geotrans, quando questa era già stata posta sotto sequestro.
Detta società costituiva il frutto delle sue attività criminali, che gestiva con modalità tipicamente mafiose, impedendo la libera attività degli altri imprenditori in quel settore e imponendo lentità delle tariffe da praticare (stabilite nei termini più vantaggiosi per la sua impresa), in modo tale da condizionare pesantemente il libero mercato, soprattutto nella zona di influenza.


Con lodierno decreto sono state confiscate il 100% delle quote, con relativo patrimonio aziendale, delle seguenti società:
- la Geotrans Srl: costituita nel 1993 da ERCOLANO Vincenzo Enrico Augusto e dalla sorella ERCOLANO Palma Cosima, 56enne di Catania, operante da anni nel settore del trasporto su gomma e della logistica, divenuta, in breve tempo, leader in tutta la Sicilia;
- la Geotrans Logistica Frost Srl: società controllata dalla Geotrans Srl per il 99% e per l1% da ERCOLANO Vincenzo Enrico Augusto, costituita nel 2009 da altri soci, che, successivamente, cedevano le proprie quote agli ERCOLANO;
- la R.C.L. Società Cooperativa Arl: società costituita nel 2014 da alcuni dipendenti della Geotrans Srl;
- la E.T.R. di Ercolano Cosima Palma  Impresa Individuale: costituita nel 2001 e attiva nellautotrasporto per conto terzi.
Il valore del patrimonio confiscato è stimato in circa dieci milioni di euro.
Con il medesimo decreto è stata, inoltre, disposta nei confronti di ERCOLANO Vincenzo:
la Misura di Prevenzione Personale della Sorveglianza Speciale di PS, con lobbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni, oltre al versamento di una somma di 20.000 euro a titolo di cauzione;
lapplicazione dei divieti previsti dal codice antimafia, ovvero limpossibilità di conseguire licenze o autorizzazioni, concessioni di qualsiasi genere, iscrizioni negli elenchi di appaltatori o di fornitori di opere, beni e servizi per la pubblica amministrazione e qualsiasi tipo di erogazione pubblica.

Catania, 7 agosto 2019

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