solo testo 11:24, Domenica 18 Ottobre 2015 AGI Globale Cronaca cod. R010072 1050 Car. Apri in Pop-up Ricomponi Salva Stampa Invia per E.mail Notizie simili nel Notiziario Storico Priorità bassa
Mafia: minacce al giornalista Borrometi, "Ho deciso, tu morirai"
(AGI) - Roma, 18 ott. - "Ti acceco con le mie dita. Ho preso la mia decisione, anche se mi arrestano c'e' chi viene a cercarti. Tu morirai". Sono queste le nuove minacce di morte arrivate al giornalista siciliano Paolo Borrometi, 32 anni. Borrometi, collaboratore dell'Agi e direttore del sito web "La Spia.it" e' stato minacciato pubblicamente di morte sul noto social network Facebook da Venerando Lauretta, gia' in carcere per associazione mafiosa. "Ora vai a denunciarmi, voglio pagarti il reato che commetto su di te - scrive Venerando Lauretta nei confronti di Borrometi -. Comunque ti verro' a trovare pure che non vali i soldi del biglietto, saro' dietro la tua porta. Mi viene da ridere pensando il giorno che sei tra le mie mani. Ti devo accecare con le dita, non ti salva neanche Gesu' Cristo. Il tuo cuore verra' messo nella padella e dopo me lo mangero'. Ho preso la mia decisione, anche che se mi arrestano c'e' chi viene a cercarti, tu morirai". (AGI) Red/Mld (Segue)
solo testo 11:24, Domenica 18 Ottobre 2015 AGI Globale Cronaca cod. R010073 1509 Car. Apri in Pop-up Ricomponi Salva Stampa Invia per E.mail Notizie simili nel Notiziario Storico Priorità bassa
Mafia: minacce al giornalista Borrometi, "Ho deciso, tu morirai" (2)
(AGI) - Roma, 18 ott. - Paolo Borrometi e' da tempo sotto tutela, dopo essere stato oggetto di intimidazioni ed anche una aggressione, che ha lasciato al giornalista una menomazione alla spalla. Gia' ad agosto scorso il cronista era stato minacciato di morte da Gionbattista Ventura, fratello di Filippo Ventura che, per la Direzione Nazionale Antimafia (Relazione 2014) e' il capomafia di Vittoria (Ragusa) e per questa motivazione e' in carcere. Il Ventura aveva scritto: "Ti scippero' la testa, saro' il tuo incubo. Ti scippero' la testa ovunque, anche all'interno del Commissariato di Vittoria". Paolo Borrometi su Facebook commenta: "Quale sarebbe (stavolta) la mia colpa? Quella di avere denunciato, fra gli altri, anche Venerando Lauretta e suo figlio (Riccardo) per minacce e ingiurie. Per Lauretta, suo figlio no, non dovevo denunciarlo. Lui poteva e puo' minacciarmi, a seguito di alcuni miei articoli sulle attivita' illegali della famiglia Lauretta nel Mercato di Vittoria, ma io no, non potevo ne' dovevo denunciarlo. Perche' per Lauretta - scrive Borrometi - "loro" possono fare e minacciare di morte tranquillamente. Noi non possiamo denunciare. Eppure chi crede nella Giustizia, deve denunciare e sa che accanto avra' le Forze dell'Ordine. Cosi' come sono certo sara' anche questa volta con me. Sono stanco, dobbiamo fare quadrato contro questi mezzi uomini. Denunciare sempre e stare accanto a chi denuncia". (AGI) Red/Mld
solo testo 11:29, Domenica 18 Ottobre 2015 AGI Globale Cronaca cod. R010074 1370 Car. Apri in Pop-up Salva Stampa Invia per E.mail Notizie simili nel Notiziario Storico Priorità bassa
Mafia:Giarrusso(M5S),inammissibili minacce di morte a giornalista
(AGI) - Roma, 18 ott. - "Noi stiamo con Paolo Borrometi. E' inammissibile ed inconcepibile che nel nostro paese si possa impunemente minacciare di morte un giornalista". Lo afferma il senatore del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Antimafia, Mario Michele Giarrusso, esprimendo solidarieta' nei confronti del giornalista siciliano, Paolo Borrometi, minacciato di morte da alcuni soggetti legati alla criminalita' organizzata di Vittoria (Ragusa). "Lauretta e Ventura, mafiosi di Vittoria, pensano forse di vivere in una repubblica delle banane? Questa e' l'Italia - afferma Giarrusso - e nel nostro Paese persone come Lauretta e Ventura dovrebbero essere da tempo in galera senza possibilita' di ritornare liberi". Giarrusso annuncia che: "La prossima settimana interverro' in Senato perche' il Movimento 5 Stelle non puo' permettere che queste minacce restino impunite e cadano nel silenzio. La misura e' colma. L'arroganza e la tracotanza dei mafiosi sembra non aver limite. Ma questi delinquenti stanno commettendo un grave errore: Paolo Borrometi, ma anche Nello Trocchia e tutti i giornalisti coraggiosi ed indipendenti come loro non sono soli. Il Movimento - conclude - e' con loro e chiedera' misure urgentissime per far cessare queste vergognose ed infami minacce". (AGI) red/Mld
Mafia: nuove minacce al giornalista Paolo Borrometi
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Mafia: nuove minacce al giornalista Paolo Borrometi
Giarrusso (M5s), misura e' colma chiederemo provvedimenti urgenti
(ANSA) - ROMA, 18 OTT - Nuove minacce di morte sono arrivate
al giornalista siciliano Paolo Borrometi, 32 anni. Borrometi e'
stato minacciato a morte su Facebook da Venerando Lauretta, gia'
in carcere per associazione mafiosa e dal figlio, Riccardo
Lauretta.
"Quale sarebbe, stavolta, la mia colpa?", si chiede il
giornalista. "Quella di aver denunciato, tra gli altri, anche
lui e suo figlio. Per Lauretta, suo figlio non dovevo
denunciarlo...Lui puo' minacciarmi a seguito di alcuni miei
articoli, loro possono minacciare di morte tranquillamente ma
noi non possiamo denunciare. Eppure chi crede nella giustizia
deve denunciare...Sono stanco, dobbiamo fare quadrato contro
questi mezzi uomini".
A fianco del giornalista Paolo Borrometi si schierano i 5
stelle. "E' inammissibile e inconcepibile - afferma il senatore
5 stelle Mario Michele Giarrusso - che nel nostro paese si possa
minacciare impunemente di morte un giornalista. Lauretta e
Ventura, mafiosi di Vittoria (rg) pensano forse di vivere in una
repubblica delle banane?". Il senatore assicura che la prossima
settimana interverra' in senato sulla vicenda, "non si puo'
permettere che queste minacce restino impunite e cadano nel
silenzio. La misura e' colma. Ma questa delinquenti - conclude
Giarrusso - stanno commettendo un grave errore: Paolo Borrometi,
ma anche Nello Trocchia e tutti i giornalisti coraggiosi e
indipendenti come loro non sono soli. Il Movimento chiedera'
misure urgentissime per far cessare queste infami minacce".
(ANSA).
VR/MRS
18-OTT-15 10:44 NNN
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Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...