DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
CATANIA: LA D.I.A. SEQUESTRA BENI PER UN VALORE DI 18 MILIONI DI EURO AD ESPONENTE DI SPICCO DEL CLAN NARDO
Dalle prime ore della mattinata odierna, personale della Direzione Investigativa Antimafia di Catania sta eseguendo il decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Siracusa - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta avanzata dal Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA, nei confronti di FISICARO Ciro, di anni 52, elemento di vertice dell’organizzazione mafiosa “Nardo”, egemone nella provincia di Siracusa e collegato al clan mafioso “Santapaola” di Catania. Lo stesso è stato condannato all’ergastolo per numerosi omicidi e associazione di stampo mafioso.
Il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro dei beni, per un valore complessivo di circa 18.000.000 di euro, consistenti in nr. 3 (tre) società rispettivamente operanti nel settore immobiliare, dei trasporti e della grande distribuzione, nonché in 10 (dieci) immobili (tra appartamenti, magazzini e locali adibiti ad uffici e garage), in diversi beni mobili registrati, in conti correnti e in altri rapporti finanziari ancora da quantificare.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà, alle ore 10.30 odierne, nella sala riunioni del Centro Operativo di Catania, sito in via Vecchia Ognina nr. 168.
Catania, 23 ottobre 2015
Comando Provinciale di Reggio Emilia - Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...
