COMUNICATO STAMPA
Totale contrarietà al fatto che i media pubblici e privati stiano dando alla presentazione del libro del figlio di Riina un enorme risalto.
Firenze 06.04.2016.-Dopo l'ospitata dei rampolli della famiglia Casamonica, Porta a Porta ha annunciato per stasera un' intervista al figlio di Totò Riina, Giuseppe Salvatore, 39 anni, condannato per associazione mafiosa a 8 anni e 10 mesi, pena interamente scontata, che ha pubblicato per i tipi di Anordest, da domani in edicola, "Riina. Family Life". L'annunciata presenza del figlio di Riina a Porta a Porta ha sollevato una serie molto lunga di critiche, alle quali si aggiunge quella di Salvatore Calleri presidente della Fondazione Antonino Caponnnetto che dichiara:
“La Fondazione Antonino Caponnetto esprime la propria totale contrarietà al fatto che i media pubblici e privati stiano dando alla presentazione del libro del figlio di Riina un enorme risalto.
È ovvio che un figlio può ricordare il padre come meglio crede, ma ciò rimane una questione personale.
Non è accettabile che un libro che elogia il capo dei capi della mafia sia presentato con tutti i crismi. Questo dimostra che in Italia si subisce ancora il fascino perverso della mafia.
La Fondazione Caponnetto si associa alla indignazione di Maria Falcone e chiede altresì che la trasmissione di Bruno Vespa venga bloccata dalla Rai.
La Fondazione Caponnetto chiede inoltre che si appuri l'eventuale sussistenza di connessioni tra le visibilità che vengono con periodicità concesse ai figli dei boss e la lotta per conquistare la leadership di cosa nostra”.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...