Passa ai contenuti principali

Operazione Porto fantasma

 

Operazione Porto fantasma

Latina, 24 agosto 2022
Operazione Porto fantasma

Comando Provinciale Latina

Nell’ambito di un’attività d’indagine co-delegata dalla Procura Contabile di Roma, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto hanno raccolto nei confronti di n. 4 dirigenti ed amministratori locali elementi sufficienti per un’azione di responsabilità amministrativa innanzi alla competente Sezione Giurisdizionale per il Lazio per ivi sentirli rispondere di un danno erariale di oltre 3,6 milioni di euro, cagionato al bilancio comunale e conseguente alla mancata realizzazione delle opere e degli interventi sul Porto Turistico di Formia. Il pregiudizio segue ad una condotta amministrativa rilevante sotto il profilo omissivo poiché gli incolpati non avrebbero svolto regolarmente e coerentemente ai richiesti canoni di efficienza ed efficacia i doveri di servizio ad essi intestati, con la conseguenza che il Comune di Formia avrebbe perso importanti finanziamenti, nonché probabili entrate, corrispondenti al mancato introito dei canoni, che sarebbero potuti derivare dalla realizzazione dell’opera pubblica e dalle annesse strutture per le attività ricreative e commerciali. Rientrante in un ben più vasto Piano d’interventi a carattere regionale finalizzato alla costituzione di un sistema di porti ed approdi strutturato per migliorare qualitativamente i servizi e le funzioni prevalentemente dedicate al turismo a breve raggio, al diporto ed al pendolarismo con le isole pontine, il progetto di un Porto Turistico nella rinomata cittadina del Sud-Pontino prevedeva la realizzazione di oltre 600 posti barca, ipotizzandosi di tal guisa un significativo sviluppo turistico nonché conseguenziali ed evidenti ritorni sull’economia dell’intero territorio.

La vicenda di che trattasi origina dall’atto negoziale di concessione, sottoscritto in data 8 marzo 2010 per un importo presumibile di € 110 milioni tra il Comune di Formia ed una società partenopea nelle forme procedurali della Finanza di progetto (cd. “Project financing”), in cui il ristoro del finanziamento a lungo termine di un progetto, riguardante nel caso di specie la costruzione di opere pubbliche o di pubblica utilità, è garantito dai flussi di cassa previsti dall’attività di gestione o esercizio dell’opera stessa. Costituendosi come addizione all’esistente Porto di Formia e con dimensioni superiori all’attuale struttura, l’opera pubblica risultava, tuttavia, strabordante il perimetro urbanistico tracciato dal vigente P.R.G. e necessitante anzitutto delle previste autorizzazioni paesaggistico- ambientali. La produzione di specifici atti e documenti da parte dell’Autorità Procedente (Comune di Formia) si sarebbe rivelata essenziale alla definizione dell’istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni da parte dell’Autorità Competente (Regione Lazio – Area V.A.S.), i cui adempimenti sarebbero culminati nella redazione del Rapporto Ambientale Definitivo per il rilascio della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) e della V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale). Tuttavia dall’esame della documentazione acquisita dalle intervenute Forze di Polizia è emerso come, malgrado le istanze e i solleciti vari dell’Autorità Competente, il Comune di Formia non avesse inviato la documentazione richiesta provocando una lunga fase di stallo che oltre ad impedire la programmazione delle eventuali ed ulteriori iniziative tese al perseguimento ed alla realizzazione dell’opera, ha determinato l’archiviazione del progetto ed un’escalation di vicende giudiziali tra le parti negoziali culminata poi in una transazione conciliativa civilistica.

La complessa attività istruttoria, eseguita sotto la direzione del Vice Procuratore Dr. Massimo Perin e del Sostituto Procuratore Dott.ssa Eleonora Lener, ha dunque permesso di constatare il pregiudizio erariale sia nella forma del danno emergente pari ad € 500 mila, corrispondente alla restituzione dei canoni corrisposti anticipatamente dalla società concessionaria all’atto della sottoscrizione del contratto, sia nella forma del lucro cessante pari ad oltre € 3 milioni per la mancata riscossione degli introiti dei canoni annui residui che la società avrebbe corrisposto in forza della concessione cinquantennale oltreché per i mancati guadagni derivanti dagl’interventi di recupero e riqualificazione urbanistica dell’area adiacente l’ambito portuale. L’attività svolta dalle Fiamme Gialle Pontine e dalla Capitaneria di Porto di Gaeta conferma la preziosa collaborazione tra le Forze di Polizia sul territorio e l’Autorità Contabile, confermando, in un contesto di ripartenza infrastrutturale ed economica come quello attuale, la grande attenzione e l’impegno profusi nello specifico comparto della tutela dei bilanci dello Stato e degli enti locali, in modo tale da tutelare la necessità di un utilizzo efficiente del denaro pubblico e contrastare tutte le manifestazioni omissive e di mala gestio della res publica.

La competente Autorità Giudiziaria ha autorizzato la divulgazione della notizia agli organi d’informazione.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven