Passa ai contenuti principali

Tentata estorsione ai danni di azienda viti-vinicola

 


Tentata estorsione ai danni di azienda viti-vinicola

Comando Provinciale di Livorno - Livorno, 08/08/2022 15:33

All’esito di indagini dirette dalla Procura di Livorno, I Carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo labronico, hanno deferito alla Autorità Giudiziaria un cittadino italiano di 47 anni ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione ai danni di una nota azienda vinicola della provincia che produce il rinomato vino “Sassicaia”.

Le investigazioni dei Carabinieri hanno avuto inizio verso la fine del mese di marzo 2022, dopo avere acquisito la notizia di reato direttamente dai vertici della società.

La direzione dell’azienda aveva denunciato ai militari la ricezione di una serie di messaggi minatori trasmessi via email con i quali una ignota organizzazione criminale informava di avere sotto tiro i costosissimi beni e strutture della casa vinicola che produce il rinomato vino Sassicaia.

Nello specifico, per evitare i gravissimi danni minacciati, era stato richiesto ai vertici aziendali ed ai proprietari, l’immediato pagamento di un’ingente somma di denaro, che si aggirava intorno a 150mila euro, da eseguire utilizzando una procedura “coperta” quindi non tracciabile, attraverso siti internet particolari in cui effettuare transazioni per trasformare euro in valuta digitale Bitcoin.

Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Livorno, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri labronici ha messo all’opera personale altamente specializzato nelle investigazioni informatiche. Talché le operazioni venivano orientate dapprima nello studio dell’architettura di rete di tutta l’azienda partendo dai client raggiunti dai messaggi estorsivi, sino, in un secondo momento, ad essere diramate, secondo i più moderni sistemi di condivisione delle informazioni investigative riservate, sui preposti canali internazionali per il tramite uffici di polizia Interpol ed Europol.

Le serrate indagini hanno portato all’individuazione di un soggetto italiano di 47 anni, residente in provincia di Trieste, gravato già da numerosi precedenti di polizia per analoghe e reiterate condotte di reato, anonimizzate grazie all’uso esperto di strumenti informatici. L’uomo si sarebbe avvalso di diversi account di posta elettronica anonimi, creati da provider con server attestati all’estero, proprio per inibirne l’individuazione e la localizzazione.

Il soggetto risulta già oggetto di investigazioni condotte da uffici di polizia specializzati anche di altri Paesi dell’Unione Europea, nonché ritenuto responsabile di minacce estorsive dirette ad altre aziende con sede in Italia, attive soprattutto nella produzione e commercializzazione di generi alimentari in Europa e nel mondo.        

Le indagini, pertanto, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno in stretta sinergia con quella di Roma che – a sua volta – ha funto da collettore, per l’Italia, dei diversi uffici di polizia europea interessati.

La vicenda estorsiva ai danni del “Sassicaia” si è conclusa la scorsa settimana, allorquando da un accurata analisi dei dati informatici estratti dai dispositivi sequestrati all’indagato, è stato possibile acquisire elementi probatori che ricondurrebbero al 47enne la paternità delle reiterate iniziative estorsive.

Le indagini tuttora proseguono con attività di analisi dei dati presenti all’interno delle copie forensi del copioso materiale digitale nella disponibilità dell’indagato.

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven