DA DIMORA DI 'NDRANGHETA A UNIVERSITA' DELL'ANTIMAFIA
Workshop 4/5 NOVEMBRE
PRESIEDUTO DAL MAGISTRATO MARIS MANZINI
Coordinato da Adriana Musella
IL VICEMINISTRO DELL'INTERNO FILIPPO BUBBICO CHIUDERA' ,sabato,5 novembre,I LAVORI DEL WORKSHOP che si aprirà' domani a Limbadi ,in apertura delle attività' programmate per il 2016/2017.
Sarà' il magistrato MARISA MANZINI a presiedere i lavori della due giorni in programma a Limbadi nelle abitazioni confiscate al clan Mancuso che ospitano oggi,l'Universita' dell'antimafia,realizzata sul progetto del Coordinamento Riferimenti.
Nella relazione della Manzini,la storia ,il ruolo e la personalità' delle donne di 'ndrangheta da Tita Buccafusca ,moglie del boss Pantaleone Mancuso a Maria Chindamo ,vittima di lupara bianca,scomparsa proprio a Limbadi,il cui figlio presenziera' all'iniziativa con la propria testimonianza.
LECTIO MAGISTRALIS DI ANTONIO NICASO SUL CAPITALE SOCIALE DELLA 'NDRANGHETA E LA SUA GLOBALIZZAZIONE..........
Ulteriori contributi saranno apportati dalle relazioni dei giornalisti Arcangelo Badolati e Claudio Cordova,dagli avvocati Giovanna Cusumano e Giovanna Fronte,dal Vicepresidente nazionale e presidente della CONFAPI Calabria,Francesco Napoli,dal rettore dell' UNICAL Gino Crisci,dalla direttrice dell'alta scuola di formazione della Cattolica di Milano,Caterina GOZZOLI.
A fare gli onori di casa ,MARIELLA RUSSO,dirigente scolastico,direttore organizzativo del Centro Studi antimafia di Limbadi.
SI RICHIEDE SERVIZIO VOSTRA TESTATA GIORNALISTICA
CENTRO STUDI ANTIMAFIA LIMBADI / PLESSO DIDATTICO
4 novembre 2016
ORE 10,00 /15 ,00
5 Novembre2016
ORE 10,00/13,00
Adriana Musella
Presidente
Coordinamento Nazionale Antimafia "Riferimenti"
www.riferimenti.org
presidenza@riferimenti.org
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...