Passa ai contenuti principali

DIA: CONFISCA A GIOIA TAURO

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
LA D.I.A. DI REGGIO CALABRIA CONFISCA BENI PER OLTRE 800.000 EURO A UN IMPRENDITORE DELLA PIANA DI GIOIA TAURO.

La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha dato esecuzione ad un decreto di confisca beni emesso, su proposta del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio Ferla, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale reggino - presieduta dalla D.ssa Ornella PASTORE - nei confronti di FAVARA Gianluca Ciro Domenico, 49enne imprenditore, nativo di Milano, ritenuto contiguo alle cosche ‘ndranghetiste di Rosarno e di Reggio Calabria, allo stato in regime di detenzione carceraria.

Il FAVARA, nel dicembre del 2014 era stato condannato in primo grado alla pena di anni 10 di reclusione per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni, poiché ritenuto intraneo, in qualità di gestore e curatore, degli affari illeciti della cosca CONDELLO di Archi di Reggio Calabria, interessata al controllo di rilevanti attività imprenditoriali, tra le quali la nota discoteca “Il Limoneto” di Catona (RC).

Lo stesso è stato, altresì, attinto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal medesimo GIP di Reggio Calabria, in data 28 maggio 2014, nell’ambito dell’operazione denominata “Ndrangheta Banking” condotta dai Carabinieri del R.O.S. di Reggio Calabria congiuntamente con i Centri Operativi D.I.A. di Milano e Reggio Calabria. In tale circostanza, sono stati contestati al FAVARA i reati di usura, estorsione, lesioni, violenza privata ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria, tutti aggravati dalla modalità mafiosa. L’indagine ha accertato, in particolare, come un gruppo organico alla cosca “PESCE-BELLOCCO” di Rosarno e facente capo al FAVARA, agendo con condotte estorsive e usurarie, abbia attuato un lento e graduale processo di “aggressione” del patrimonio mobiliare e immobiliare di imprenditori milanesi.

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, con l’odierno provvedimento, ha disposto pertanto la sottoposizione del medesimo alla misura della sorveglianza speciale di P.S. per quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale ravvisando nei confronti dello stesso la pericolosità sociale del soggetto, abitualmente dedito ad attività delittuose.

La confisca ha interessato il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “LAVASERVICE DI FAVARA GIANLUCA CIRO DOMENICO”, con sede legale in Rosarno, esercente l’attività di “lavanderia” e della “MI.RO Srl”, con sede legale in Rosarno ed unità locale in Campo Calabro, esercente, tra l’altro, l’attività di “fornitura per tutti settori di catering in generale, di stireria e di tintoria”, per un valore stimato di oltre 800.000 euro.

Reggio Calabria, 10 novembre 2016

Post popolari in questo blog

Truffa del "Finto Medico": con la scusa di una visita di controllo raggirano anziana

  Comando Provinciale di  Reggio Emilia   -   Reggio Emilia , 21/11/2025 13:42 Nonostante i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. Proprio questo è accaduto il 20 novembre scorso a Reggiolo, quando due uomini intorno alle 13:00 circa, suonavano al citofono di casa di un’anziana 81enne, e qualificandosi come operatori sanitari, riferivano all’anziana donna che le avrebbero dovuto effettuare una visita domiciliare. I due falsi operatori sanitari dunque, avuto accesso all’abitazione, con artifizi e raggiri, si impossessavano di due collanine in oro di grande valore affettivo, custodite su un mobile della cucina, e successivamente si dileguavano immediatamente. L’anziana d...

ANCORA CONTROLLI DELLA TASK FORCE COORDINATA DALLA POLIZIA DI STATO NELLE STALLE E NEGLI ALLEVAMENTI: DENUNCIATO UN UOMO PER MALGOVERNO DI ANIMALI E SEQUESTRATO UN CAVALLO. SOTTOPOSTO A SEQUESTRO SANITARIO ANCHE UN INTERO ALLEVAMENTO DI ANIMALI A VACCARIZO A CATANIA

  La Polizia di Stato ha denunciato per malgoverno di animali un catanese di 50 anni e ha sequestrato un cavallo maltrattato, affidandolo in giudiziale custodia. Nell’ambito dei controlli che vengono effettuati ogni settimana per la prevenzione e la repressione del fenomeno delle corse e della macellazione clandestina, i poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, unitamente ai medici del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari – dell’Asp di Catania, hanno proceduto al controllo di una stalla in via Castromarino, in pieno centro storico. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario del fatiscente box abusivo, che era stato adibito a stalla, priva di acqua e luce, al cui interno vi era un cavallo in evidenti condizioni di maltrattamento. L’equide era molto sporco e maleodorante, in condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, senza cibo e acqua sufficienti, ed il box non aveva alcuna apertura per l’areazione degli ambienti. Unitamente ai polizi...

Furti di metalli nella valle Telesina

  Comando Provinciale di  Benevento   -   Telese Terme (BN) , 09/12/2025 16:12 A San Lorenzo Maggiore, un quarantunenne di Telese Terme, gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura materiale ferroso dal peso complessivo di circa 400 kg, appena asportati da un cantiere edile. L’autore, bloccato dai militari, veniva condotto in Caserma, dove, al termine di tutte le formalità di rito, veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. Ad Amorosi, sulla SS Fondovalle Isclero, un quarantanovenne proveniente dalla provincia di Benevento, e già gravato da precedenti specifici, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che lo sorprendevano mentre nascondeva all'interno della propria autovettura due matasse di cavi di r...