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Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08205
Atto n. 4-08205
Pubblicato il 10 ottobre 2017, nella seduta n. 893
LUMIA - Ai Ministri dell'interno, della giustizia, dello sviluppo economico e delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
il boss Franco Muto, conosciuto come "re del pesce", agisce da decenni a Cetraro (Cosenza), ed è a capo di una conosciuta famiglia mafiosa calabrese, legata ad affari illeciti nel settore turistico, in quello ittico e nel traffico di droga (cocaina, marijuana ed eroina);
è ritenuto il mandante dell'omicidio di Giannino Losardo, ucciso il 21 giugno 1980, consigliere comunale del Partito comunista di Cetraro, attivista antimafia, nonostante sia stato assolto in primo e secondo grado e la sentenza sia passata in giudicato;
negli anni '90, quando alcune cosche della Locride cominciarono ad occuparsi dello smaltimento illegale di rifiuti radioattivi, entrarono in accordi proprio con il clan Muto per la fornitura di motoscafi d'altura per lo smaltimento al largo;
Franco Muto è stato coinvolto nella maxi operazione "Missing" del 2006 ed arrestato poi nell'operazione "Frontiera" nel 2016 a Cetraro; il 19 luglio 2016 proprio l'operazione "Frontiera" dei Carabinieri di Cosenza porta a 58 ordinanze di custodia cautelare e all'arresto del boss, condannato per associazione mafiosa. L'operazione è nata a seguito dell'omicidio, in Campania, del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo;
si apre a Paola, il 19 ottobre 2017, il processo "Frontiera - Cinque Lustri", che interessa il boss che ha scelto il rito ordinario. È l'ennesimo processo che vede imputato il vecchio boss, uscito quasi sempre indenne da numerosi procedimenti. Comincia così finalmente il processo alla sua cosca, che ha asservito l'economia locale, monopolizzando completamente il mercato ittico;
la storia del mercato ittico è stata pertanto sempre condizionata dal clan Muto, schiacciando e umiliando gli operatori onesti e desiderosi di crescere con dignità nella legalità,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano investire in legalità e sviluppo nel territorio di Cetraro con un rafforzamento delle forze dell'ordine specializzate nelle indagini antimafia e un rafforzamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e della Procura circondariale di Paola;
se vogliano investire in percorsi di sviluppo locale per sostenere la promozione di una sana occupazione, per un sostegno reale alle piccole e medie imprese e per un percorso di investimenti nelle scuole e attraverso il terzo settore onesto e credibile in attività culturali e sociali;
se intendano promuovere un'attenzione inedita al mercato ittico per farlo diventare sempre più una risorsa trasparente e a sostegno degli operatori onesti.
Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione. Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe