Passa ai contenuti principali

SIGLATO UN PROTOCOLLO DINTESA TRA LA D.N.A.A. E LA D.I.A. IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO



DIREZIONE NAZIONALE
ANTIMAFIA E ANTITERRORISMO

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA



COMUNICATO STAMPA

SIGLATO UN PROTOCOLLO DINTESA TRA LA D.N.A.A. E LA D.I.A.
IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO

Consolidare e garantire un ulteriore salto di qualità dellefficacia del sistema di prevenzione e contrasto al riciclaggio.

È questo lobiettivo del protocollo dintesa siglato ieri tra il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dott. Franco Roberti, e il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Generale di Brigata dei Carabinieri Giuseppe Governale.

Con il citato documento, infatti, da un lato si assicura uno scambio di informazioni più tempestivo e puntuale, favorendo il coordinamento investigativo e il potere dimpulso proprio del P.N.A.A., dallaltro si favorisce la concentrazione delle risorse investigative della D.I.A. verso contesti attinenti alla criminalità organizzata.

Liniziativa, che consegue dalle previsioni del Protocollo stipulato in data 5 ottobre 2017 tra la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, lUnità di Informazione Finanziaria per lItalia, la Guardia di Finanza e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza secondo cui gli aspetti di dettaglio volti a disciplinare le modalità tecnico-operative di attuazione della presente intesa [dovranno essere] disciplinati in appositi protocolli bilaterali, integra e completa i contenuti di un accordo vigente, rinsaldando la collaborazione tra i due Organismi nella lotta alle mafie.

Ciò attraverso una cooperazione già sperimentata nel tempo, anche tramite la previsione di un apposito Gruppo di Lavoro costituito da investigatori della D.I.A. stabile presso la D.N.A., e lattuazione di un dispositivo di prevenzione antiriciclaggio, affinato nel rispetto del ruolo attribuito alla Direzione Investigativa Antimafia nel contrasto alla criminalità organizzata.

Roma, 27 ottobre 2017

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven