Passa ai contenuti principali

MAFIA: COSA NOSTRA DI BARCELLONA È PERICOLOSISSIMA di Giuseppe Lumia

La mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, è una Cosa nostra pericolosissima, sia sul piano militare che su quello del sistema delle collusioni con l’economia e la politica. L’operazione Gotha VII, della Procura della Dda di Messina e del pool di magistrati antimafia guidato dal dottor Maurizio De Lucia, e il lavoro investigativo, portato avanti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, dai Ros e dalla Polizia di Stato, hanno dato un ulteriore colpo sistematico ad una rete criminale che ha saputo gestire ed arginare gli effetti delle inchieste giudiziarie e i circa 160 arresti fatti in questi anni. Si tratta di una Cosa nostra che la Commissione parlamentare antimafia segue da tempo con relazioni dettagliate e ancori attuali (Vedi a tal proposito la relazione di minoranza del 2006 della quale sono stato relatore). Una Cosa nostra vista come punto di confluenza tra l’organizzazione palermitana, con al vertice Provenzano, e quella catanese, con in testa Santapaola. Una mafia di alto livello che ha partecipato alla tragica stagione stragista e alla cosiddetta trattativa. Una mafia che dopo l’uccisione del giornalista Beppe Alfano ha imposto il proprio dominio sul territorio, pari per crudeltà a quello della mafia dei Nebrodi (tortoriciana e di Mistretta). Negli anni si è proiettata nei settori delle estorsioni e degli affari, ai vari livelli economici e finanziari, e con la politica ha avuto non solo un rapporto tradizionale di mediazione, ma diretto riuscendo ad esprimere propri rappresentati nelle istituzioni, sia a Barcellona che nei diversi comuni che ruotano intorno a questo importante mandamento. Lo dimostra, ad esempio, il caso del consigliere comunale di Terme di Vigliatore. Cosa nostra di Barcellona, inoltre, ha sempre avuto legami forti con gli apparati, con rappresentanti di tutte le istituzioni ed ambienti massonici. In sostanza è un mandamento da non sottovalutare. Molto si è fatto, ma molto ancora rimane da fare per far emergere tutte le responsabilità, sia del passato che attuali. Colpire Cosa nostra nella provincia di Messina è fondamentale per ridare fiducia agli operatori economici onesti e ai cittadini, al fine di promuovere una cultura della legalità e dello sviluppo che può finalmente valorizzare le tante potenzialità economiche e produttive che caratterizzano positivamente questo territorio. Giuseppe Lumia

http://www.giuseppelumia.it/2014/mafia-cosa-nostra-di-barcellona-e-pericolosissima/

Post popolari in questo blog

Catanzaro: operazione “Alto impatto”

  Operazione “Alto impatto” nel rione Aranceto di Catanzaro con controlli e perquisizioni della Polizia, Carabinieri e guardia di finanza. Alle operazioni hanno partecipato Polizia locale, Vigili del fuoco e altri enti quali Enel, Italgas e i servizi sociali di Catanzaro. Durante le attività sono state identificate 282 persone, controllati 180 veicoli, di cui 7 sequestrati, contestate 16 violazioni del Codice della Strada ed elevate 2 contravvenzioni amministrative nei confronti di esercizi pubblici che somministravano alimenti e bevande senza alcuna autorizzazione.  Inoltre, gli operatori hanno sequestrato marijuana, denaro contante, attrezzi per lo scasso, centraline elettroniche utilizzate per rubare le autovetture ed anche impianti di videosorveglianza non autorizzati posizionati a guardiania di abitazioni di pregiudicati. Inoltre, sono stati trovati alcuni veicoli rubati che nei prossimi giorni verranno restituiti ai legittimi proprietari. Nel corso dell’operazione sono stati effe

Rubano corrente per alimentare la serra di marijuana

  Comando Provinciale di Latina - Latina, 23/02/2024 11:00 I Carabinieri della locale Stazione di Borgo Sabotino hanno tratto in arresto due uomini di 35 anni in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di perquisizione domiciliare i due venivano trovati in possesso di 200 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché n.76 piante di canapa indica in infiorescenza, coltivate in una serra realizzata all’interno dell’abitazione. Tutto veniva sottoposto a sequestro. Inoltre, durante le operazioni i Carabinieri accertavano che vi era un collegamento illecito alla rete elettrica mediante manomissione del contatore Enel sia nell’abitazione interessata dalla perquisizione che in altre due case nella disponibilità di uno dei due soggetti arrestati. Dopo le formalità di rito i due soggetti tratti in arresto venivano sottoposti agli arresti domiciliari.

Catania: sequestro di stalle e cavalli nel quartiere San Cristoforo

    Durante un controllo straordinario nel quartiere San Cristoforo, a Catania, i poliziotti della Questura hanno scoperto cinque stalle abusive all’interno delle quali c’erano dei carretti utilizzati per le corse clandestine. Nelle stalle vivevano i cavalli in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza microchip. Inoltre, dalle visite fatte dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) è emerso anche che i cavalli avevano subito maltrattamenti da parte dei proprietari. Gli animali sono stati sequestrati dai poliziotti della Squadra a cavallo e della Squadra mobile, che li hanno affidati ad una struttura idonea. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati diversi farmaci dopanti che venivano utilizzati sui cavalli durante le corse clandestine. Sono tre le persone denunciate per maltrattamenti di animali alle quali sono stati contestati anche altri illeciti amministrativi, anche da parte del personale Asp. Sempre a seguito delle perquisizioni sono stati rinven