Del rapporto di Nitto Santapaola con i De Stefano “sono stracolmi gli annali giudiziari - ha detto l'ufficiale Michelangelo Di Stefano - sin a partire dall'indagine drogauno” dove si registrano “i primi business che riguardavano i traffici di stupefacenti assieme anche alla mafia calabrese”. Altro fatto importante che segna il legame tra la famiglia catanese e quella reggina sarebbe “l'attentato all'ingegnere Gennaro Musella, che sarebbe stato effettuato dalle organizzazioni criminali reggine su mandato e input della criminalità catanese di Nitto Santapaolacon la consegna di un telecomando”. In seguito ad alcuni appalti “degli impianti di costruzione di Bagnara Calabra a cui erano interessati gli imprenditori Costanzo di Catania che beneficiavano della tutela di Nitto Santapaola”.
Continua suhttp://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-ndrangheta-stragista/68630-ndrangheta-stragista-dal-progetto-separatista-a-forza-italia.html
Continua suhttp://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-ndrangheta-stragista/68630-ndrangheta-stragista-dal-progetto-separatista-a-forza-italia.html