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LA D.I.A DI PADOVA ARRESTA IL LATITANTE LONGO SALVATORE

DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

COMUNICATO STAMPA

LA D.I.A DI PADOVA ARRESTA IL LATITANTE LONGO SALVATORE


La Direzione Investigativa Antimafia, coadiuvata da personale della locale Polizia di Frontiera Aerea, a seguito di un’approfondita attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, ha eseguito, presso l’Aeroporto di Roma-Fiumicino, un provvedimento restrittivo nei confronti di LONGO Salvatore, nato a Napoli nel 1973, e latitante dal 30 maggio 2007.
LONGO Salvatore è giunto in area Schengen dopo che, a seguito di indagini della DIA, era stato individuato in Messico dove viveva utilizzando documenti contraffatti con il nome di Francisco Javier Gonzales.
Nel corso del 2017, si apprendeva che LONGO Salvatore, separatosi dalla coniuge italiana, aveva costituito un nuovo nucleo familiare con una cittadina messicana, dalla cui unione erano nate due figlie.
Lo scorso mese di luglio veniva identificata tale compagna e veniva verificato che LONGO dimorava e gestiva un’attività commerciale di ristorazione nei pressi della città di Tijuana.
Accertata la sua irregolarità sul territorio messicano, l’Autorità migratoria del Messico ne ha disposto l’immediata espulsione verso l’Italia con scalo in Spagna ove è stato formalmente arrestato in virtù del Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Verona.
Il LONGO risultava ricercato poiché a suo carico pendeva una condanna a 9 anni di reclusione comminatagli dal Tribunale di Verona, che lo aveva riconosciuto colpevole dei reati di estorsione - perpetrate addirittura anche durante il periodo di latitanza all’estero - ed usura, con applicazione di tassi annui di interesse superiori al 200%, commessi, nelle province di Verona e Brescia tra il 2005 e il 2009, nei confronti di numerosi commercianti del settore abbigliamento. Le attività criminali facevano riferimento alla c.d. “alleanza di Secondigliano”, in particolare al clan camorrista “LICCIARDI” operante nella zona nord di Napoli ed anche nel quartiere di Scampia.

Roma, 31 gennaio 2018


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