Roma, 4 ago. (Adnkronos) - L'altra sera a Cles (Trento), in piazza Granda, un vivace scambio di battute tra stranieri ha dato il via ad una rissa tra cinque persone, 3 ecuadoregni e 2 marocchini, che si sono brutalmente affrontate e sono state tratte in arresto dai Carabinieri della locale Compagnia, prontamente intervenuti con due autoradio. Le pattuglie erano state chiamate, intorno alle 21,40, da una serie di telefonate di cittadini che si sono rivolti al numero unico di emergenza, per segnalare un violento scontro tra due fazioni di persone. È stato proprio il tempestivo intervento degli equipaggi dell'Aliquota Radiomobile e della Stazione di Fondo ad evitare che la lite degenerasse, infatti uno degli ecuadoregni, aveva lasciato il luogo per armarsi di un coltello da cucina -con una lama di 20 cm.- che stava brandendo mentre, sopraggiungevano i militari dell'Arma e che non ha avuto il tempo di usare, lasciandolo subito cadere a terra alla vista dei Militari. La dinamica degli eventi, fissata da una telecamera del sistema di videosorveglianza cittadino, è stata completamente e rapidamente ricostruita , evidenziando esattamente ogni fase dello scontro e il ruolo di ciascuno dei fermati. Nel corso della colluttazione, protrattasi per quasi un minuto, uno dei contendenti ha riportato la frattura scomposta dell'omero ed un altro un trauma cranico con un'evidente ferita al capo.Gli arresti, convalidati dal Tribunale di Trento, per mancanza di esigenze cautelari a carico degli interessati hanno condotto alla rimessa in libertà dei rei, che rischiano una condanna fino a 5 anni di reclusione. (Cro-Del/Adnkronos)
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...