Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria a Palermo

Droga e allacci abusivi alla rete elettrica: arresti e denunce della Polizia di Stato alla Vucciria
Nei giorni scorsi, nell’ambito dei costanti servizi di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Vucciria, la Polizia di Stato, segnatamente personale della Sezione Criminalità Diffusa della locale Squadra Mobile ha denunciato in stato di libertà L.B.G. classe 2000, sequestrando a suo carico circa 6 grammi di cocaina.
Nell’ambito dell’attività di controllo, avvenuta in una strada che il giovane percorreva a bordo di uno scooter senza la patente di guida – circostanza per la quale è stato anche denunciato all’Autorita Giudiziaria, si sono registrati dei momenti di tensione con alcuni abitanti del rione, innescati dalla reazione del padre del ragazzo, L.B.M. classe 80, che aggrediva fisicamente gli operatori.
In conseguenza di tale condotta, l’uomo è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e per furto aggravato di energia elettrica, in relazione all’avvenuto riscontro di irregolare fornitura nella sua abitazione.
In esito al giudizio per direttissima, l’arresto è stato convalidato e a L.B.M è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione negli uffici della polizia giudiziaria.
La consequenziale perquisizione nell’immobile in cui il giovane L.B.G. abitava con il suo nucleo familiare ha, inoltre, consentito il rinvenimento di una cospicua somma di denaro contante e di materiale idoneo al confezionamento.
In esito a verifiche svolte con ausilio di personale dell’ENEL nell’edificio che ospita la abitazione dell’arrestato, si è anche proceduto a denunciare in stato di libertà, per furto di energia elettrica, alcuni condomini del L.B.M ovvero S.T., classe 1992, M.S., classe 1958, M.A., classe 1995 in relazione al riscontro di condotte di manomissione dei relativi contatori.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.