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CATANZARO: IL QUESTORE EMETTE SEI AVVISI ORALI AGGRAVATI NEI CONFRONTI DI SOGGETTI CON NUMEROSI PRECEDENTI DI POLIZIA

 

polizia Anticrimine

Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità, il Questore di Catanzaro ha emesso sei Avvisi Orali Aggravati nei confronti di altrettanti soggetti con numerosi precedenti di polizia, ritenuti abitualmente dediti ad attività delittuose e pericolosi per la sicurezza e la tranquillità pubblica.

I destinatari dei provvedimenti sono: un trentaquattrenne residente a Montepaone (CZ); un trentottenne residente a Davoli (CZ), una sessantatreenne residente a Pentone (CZ), due donne e un uomo residenti in v.le Isonzo di Catanzaro, nati rispettivamente nel 1969, 1979 e 1997.

Tutti gli interessati risultano avere precedenti per reati quali danneggiamento, estorsione, ricettazione, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, possesso di armi clandestine, porto di armi ed oggetti atti ad offendere. Inoltre, i sei soggetti sono stati condannati, con sentenze definitive emesse tra ottobre 2024 e febbraio 2025, per reati quali: detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione in concorso e uso di atto falso.

In virtù di questi elementi, il Questore ha adottato nei loro confronti la misura di prevenzione personale nella forma aggravata dell’avviso orale, ai sensi dell’articolo 3 del Codice Antimafia (D. Lgs. 159/2011). Tale provvedimento impone specifiche restrizioni ai destinatari, con l’obiettivo di dissuaderli dal persistere in condotte criminose e al fine di tutelare la sicurezza pubblica, quali il divieto di utilizzare apparati ricetrasmittenti, indumenti per la protezione balistica individuale, mezzi di trasporto blindati o comunque modificati per aumentarne la potenza, detenere armi, anche di modesta capacità offensiva e utilizzare programmi informatici o strumenti di cifratura e criptazione dei messaggi.

L’inosservanza del provvedimento è sanzionata con una pena fino a tre anni e, in caso di reiterazione dei reati e dunque per aver disatteso l’invito del Questore come Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, potranno essere proposti al Tribunale i provvedimenti di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

L’adozione di questa misura di prevenzione personale rientra nell’ambito delle attività di prevenzione e controllo del territorio disposte dalla Questura di Catanzaro per il contrasto alla criminalità diffusa e organizzata, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla collettività.


09/03/2025

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