DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA
COMUNICATO STAMPA
’NDRANGHETA: CORTE D’APPELLO CONFERMA LA CONFISCA DEI BENI PER CIRCA 18 MILIONI DI EURO ALLA COSCA MARANDO
La Corte d’Appello di Torino ha confermato, ampliandone la portata a seguito di ricorso della Procura della Repubblica, il decreto del Tribunale che aveva disposto la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di cinque soggetti appartenenti e vicini alla famiglia MARANDO, cosca della ‘ndrangheta egemone per anni in Piemonte facente parte della consorteria PERRE - MARANDO - AGRESTA, strettamente legata alla famiglia dei BARBARO di Platì. Il provvedimento ha riguardato anche la confisca di beni per un valore di circa 18 milioni di euro.
La confisca era stata emessa a seguito di proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, avanzata dopo la conclusione dell’operazione denominata “MARCOS” del Centro Operativo di Torino, che aveva portato nel 2010 all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 8 individui, responsabili del reato di riciclaggio aggravato, tra cui MARANDO Domenico, attuale reggente della cosca omonima, fratello di Pasqualino, “storico” capo famiglia, deceduto a seguito di un agguato nei primi anni del 2000, il figlio Antonio, il fratello Nicola, il nipote Luigi ed altri soggetti.
Il patrimonio, illecitamente acquisito dal gruppo familiare attraverso il reimpiego dei flussi di denaro provenienti dal narcotraffico, era stato affidato a Cosimo SALERNO, anch’egli destinatario di misura di prevenzione personale, geometra originario di Bianco (RC) che sin dal 2000 si occupava di investire, per conto dei MARANDO, il denaro “sporco” in attività ed imprese di costruzione e gestione immobiliare.
Tra i beni confiscati figurano abitazioni, ville e terreni ubicati in Piemonte, Lombardia, Lazio e Calabria, formalmente intestati a persone fisiche e giuridiche, riconducibili alla cosca MARANDO.
La Corte, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Torino, ha disposto la confisca anche dell’immobile sito in Volpiano, via Lombardore, teatro nel giugno 1997 del triplice omicidio dei fratelli STEFANELLI Antonio e Antonino e di MANCUSO Francesco, per i cui fatti MARANDO Domenico è stato condannato con sentenza definitiva.
Torino, 21 maggio 2016
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...