COMUNICATO STAMPA
Mafia Pachino: arresti fra chi voleva morto il giornalista Paolo Borrometi. Fondazione Antonino Caponnetto, ‘Non permetteremo che gli si faccia del male, Paolo non è solo.
Firenze 10.04.2018.- "Lo sai che ti dico? Ogni tanto un murticeddu [morto] vedi che serve... per dare una calmata a tutti. Un murticeddu, c'è bisogno, così si darebbero una calmata tutti gli sbarbatelli". Questa la trascrizioe di una intercettazione telefonica di un colloquio fra i boss di Pachino che progettavano un attentato a Paolo Borrometi, direttore del giornale on line la Spia e collaboratore dell’agenzia Agi. Borrometi, sotto scorta per altre pesanti minacce ricevute, da anni racconta fatti e smisafatti della mafia di Pachino e non solo. Queste parole sono finite nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere tre persone, una quarta è ricercata.
“La Fondazione Caponnetto è al fianco di Paolo e non permetteremo che gli si faccia del male, Paolo non è solo”, così Salvatore Calleri presidente della Fondazione Caponnetto anche a nome dell’Ufficio di Presidenza e del diretivo tutto. Calleri “ringrazia la Polizia di Stato perchè l'attenzione e la prevenzione in casi di minacce sono la miglior cosa e chiede a tutti membri della Fondazione che presiede di attivarsi a difesa di Paolo Borrometi”.
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Ufficio Stampa Fondazione Antonino Caponnetto
Nazzareno Bisogni
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Comando Provinciale di Palermo - Misilmeri (PA) , 09/09/2025 09:39 I Carabinieri della Stazione di Misilmeri, coadiuvati dai colleghi della Sezione Radiomobile della Compagnia e delle Stazioni di Godrano e Mezzojuso, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio inserito in un più ampio contesto di attività, volte a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio misilmerese, finalizzato alla prevenzione dell’illegalità diffusa. Complessivamente, sono state denunciate in stato di libertà 7 persone accusate a vario titolo di furto aggravato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro ed evasione. In particolare: - 5 persone di età compresa tra i 38 ed 85 anni, sono state deferite per furto di energia elettrica; i tecnici dell’Enel in ausilio ai militari, hanno accertato diversi allacci abusivi diretti alla rete di E-Distribuzione; - 1 uomo di 32 anni, già noto alle forze di polizia, è stato denunc...
