Operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Treviso Roma, 5 mag. (askanews) - E' di nove persone arrestate ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, due persone sottoposte all'obbligo di dimora, sequestri di società, conti correnti e mezzi meccanici, il bilancio di un'operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Treviso contro il traffico illecito di rifiuti. Il provvedimento di misura cautelare è stato emesso dal Gip di Venezia. L'indagine ha preso origine da una segnalazione dei Carabinieri di Legnago, che informavano il Noe di Treviso di alcuni movimenti sospetti di mezzi pesanti nei pressi di un capannone nella provincia veronese in disuso da anni. Attraverso l'incrocio di numerosi servizi svolti sul territorio, l'ausilio di tecnologie ed un'approfondita analisi documentale, sono stati acquisiti elementi di responsabilità nei confronti di soggetti operanti nell'ambito del trattamento e trasporto dei rifiuti i quali, previa attribuzione di falsi codici dell'Elenco Europeo Rifiuti (E.E.R.) nei formulari, avrebbero gestito illecitamente, con compiti e ruoli diversi, lo smaltimento di ingenti quantitativi di rifiuti speciali - costituiti da rifiuti indifferenziati urbani, plastici e tessili, provenienti dalla Campania, dalla Toscana e da altre Regioni del Nord Italia - attraverso la mancata sottoposizione alle operazioni di trattamento/recupero e il successivo trasporto, stoccaggio e contestuale abbandono in capannoni dismessi del Veneto e dell'Emilia-Romagna.
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...