Brindisi, 2 nov. (Adnkronos) - Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana, cocaina e hashish) aggravato dalla disponibilità di armi da guerra e materiale esplodente è il reato contestato ai 12 indagati al centro dell'indagine denominata 'Family affairs' per cui questa mattina è scattata l'operazione dei carabinieri di Francavilla Fontana (Br) che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha coordinato l'inchiesta. L'operazione, in diverse località delle province di Brindisi e di Bergamo (in quest'ultima provincia è stato localizzato un solo indagato destinatario di misura cautelare), è stata supportata dai reparti dei carabinieri territorialmente competenti e del Nucleo Cinofili di Modugno (Ba). Dei 12 indagati, 4 sono destinatari della custodia cautelare in carcere e 8 degli arresti domiciliari. Uno tra i destinatari di misura cautelare in carcere si trova già detenuto presso la casa circondariale di Trani (Bt) per il reato di omicidio commesso a Taranto il 22 luglio 2016 nei confronti di Francesco Galeandro per il controllo criminale su Pulsano (Ta). L'attività d'indagine dei carabinieri, tra gennaio 2017 e ottobre 2018, è stata avviata a seguito di un attentato dinamitardo avvenuto il 6 gennaio 2017, ai danni di un negozio di ferramenta sito in Villa Castelli (Br). (segue) (Cro/Adnkronos)
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...