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Scommesse abusive in tempi di Covid - Apposti i sigilli ad una sala abusiva

 

Comando Provinciale Messina

I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un decreto di chiusura dell’attività disposto dalla Questura di Messina nei confronti di un’associazione ricreativa culturale con sede in Francavilla di Sicilia (ME) che esercitava abusivamente l’attività di raccolta di scommesse.

In particolare, nel corso di un servizio finalizzato alla verifica della puntuale applicazione delle vigenti disposizioni in materia di giochi e scommesse, eseguito dai Finanzieri della Compagnia di Taormina, le Fiamme Gialle hanno scoperto come il titolare dell’attività, privo di qualsivoglia autorizzazione di pubblica sicurezza, non solo raccogliesse illecitamente scommesse, ma tale attività avvenisse attraverso allibratori esteri non autorizzati ad operare in Italia, concedendo, vieppiù, la possibilità di effettuare giochi d’azzardo su piattaforme estere clandestine. Nel corso del controllo, infatti, gli operanti hanno individuato ben quattro postazioni telematiche, tramite le quali venivano raccolte scommesse in totale spregio alla normativa vigente, nonché concessa la possibilità di giocare d’azzardo su siti esteri, assolutamente non autorizzati, il tutto testimoniato dalle numerosissime ricevute rinvenute, attestanti le molteplici giocate effettuate dai clienti dell’associazione ricreativa.

Ma v’è di più: all’interno dei locali destinati all’attività abusiva, i Finanzieri rinvenivano il c.d. “pezzotto”, il noto apparato, collegato a server esteri clandestini, atto alla decodificazione illegale di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato, effettuate via satellite/cavo, come quelli delle note piattaforme SKY e DAZN. L’attività in parola si è conclusa con il sequestro delle postazioni telematiche per la raccolta e del decoder set-top box, atto alla trasmissione illecita dei canali, nonché con la denuncia alla Procura della Repubblica di Messina del rappresentante legale dell’associazione, in quanto responsabile dell’esercizio abusivo di raccolta scommesse, in violazione del Testo Unico sulle Leggi di PS, e dell’utilizzo per uso pubblico di apparato atto alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato, effettuate via satellite/cavo, in maniera fraudolenta, in violazione alla normativa speciale di settore in materia di diritti d’autore. Nell’ambito di tale operazione, il Questore di Messina ha emesso un decreto di cessazione dell’attività tramite la cui notifica le Fiamme Gialle hanno apposto definitivamente i sigilli alla sala scommesse abusiva.

Sempre i militari della Compagnia di Taormina, nel corso di due ulteriori controlli presso il medesimo internet point di Roccalumera, sottoponevano a sequestro amministrativo, complessivamente, n. 6 apparecchi da gioco illegali, in quanto non rispondenti alle caratteristiche previste dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, nonché, da ultimo, segnalando il titolare e due avventori per violazione dell’ultimo DPCM del 3 novembre 2020, in quanto sprovvisti dei Dispositivi di protezione Individuale e, in aggiunta, perché provenienti da altro comune senza giustificato motivo.

A riprova dell’impegno profuso nel delicato settore, nel biennio 2019-2020, con specifico riferimento alla provincia di Messina, sono stati eseguiti oltre 100 interventi ispettivi, nel corso dei quali sono state accertate 114 violazioni e deferiti all’Autorità giudiziaria 23 soggetti; le attività di controllo hanno altresì consentito di procedere al sequestro di 47 apparecchi da gioco irregolari e individuare 65 punti clandestini di raccolta scommesse In conclusione, l’attività odierna testimonia, ancora una volta, come le Fiamme Gialle, in un’ottica di trasversale valorizzazione delle funzioni di polizia economico - finanziaria ad esse conferite, la Procura della Repubblica di Messina e la locale Questura operino, sinergicamente, per la costante salvaguardia dei circuiti legali, anche e soprattutto in settori sensibili come quello dei giochi e delle scommesse.


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