Fermati dai Carabinieri del Noe due container al porto canale Cagliari, 24 nov. (askanews) - La recente intensificazione delle esportazioni di rifiuti plastici dall'Italia verso Stati dell'Europa Orientale e del Medio ed Estremo Oriente, conseguente al bando all'importazione adottato dalla Cina, ha portato a un rafforzamento dei monitoraggi ispettivi di settore già in essere da parte del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale. Tra i compiti del Comando, infatti, rientra quello della prevenzione e repressione delle violazioni al Regolamento CE 1013/2006, che disciplina le spedizioni transfrontaliere di rifiuti. Presso il Porto Canale di Cagliari, nel controllare il carico stipato in due container pronti a essere imbarcati per la Turchia, e che, secondo le indicazioni fornite dall'organizzatore dell'esportazione, sarebbe dovuto essere costituito da materiale per l'industria della plastica, i Carabinieri del Noe di Cagliari in collaborazione di personale della locale Agenzia delle Dogane, hanno, invece, rinvenuto un considerevole quantitativo di rifiuti plastici provenienti da operazioni di trattamento e diretti in Turchia. Il container e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro preventivo e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria cagliaritana, in considerazione, anche, del loro imminente imbarco e partenza e del fatto che la spedizione atteneva a merci e non a rifiuti. I contestuali accertamenti dei Carabinieri, anche di natura documentale e condotti in collaborazione col personale dell'Agenzia delle Dogane di Cagliari, hanno permesso di segnalare all'Autorità Giudiziaria del capoluogo il responsabile della spedizione illegale di rifiuti per "traffico illecito di rifiuti" e "falsità ideologica commessa dal privato". Boi
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...