Passa ai contenuti principali

Contrasto ai roghi di rifiuti

 Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale  - Milano, 27/11/2020 09:26

I Carabinieri del NOE di Milano, collaborati dal Comando Provinciale CC di Milano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile, a vario titolo, di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, “gestione di rifiuti non autorizzata” e “realizzazione di discariche abusive, queste ultime ubicate in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.  

L’operazione – nel corso della quale sono stati sottoposti a sequestro ulteriori due aziende unitamente al capitale sociale ammontante a circa 200.000,00 euro, provento dell’illecito profitto - si inserisce nell’ambito delle attività svolte lo scorso 20 ottobre 2020 con l’arresto di 15 indagati, il sequestro di 7 aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e di 9 capannoni industriali (in Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), unitamente a vari automezzi – anche appartenenti a società di trasporto - utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di circa 6.000.000 di euro.

Le attività investigative, condotte dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinate dalla DDA di Milano, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti - costituiti da rifiuti indifferenziati urbani, da produzioni industriali e artigianali nonché da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) stimati, nel complesso, in oltre 24.000 tonnellate - provenienti prevalentemente, su diversi canali, da varie regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive, localizzate e sequestrate nei comuni di Milano, Lissone (MB), Origgio (VA), Lurate Caccivio (CO), Verona San Massimo, Pregnana Milanese (MI), Romentino (NO), Castellazzo Bormida (AL) e Mossa (GO).

Le indagini hanno disvelato come il soggetto oggi tratto in arresto – nello specifico, trattasi di una donna di 48 anni - abbia messo a disposizione dei propri sodali un impianto per il trattamento dei rifiuti  sito in provincia di Varese e le autorizzazioni ad esso riferite per lo svolgimento delle attività di traffico illecito di rifiuti, contribuendo materialmente alla falsificazione ed alla tenuta della relativa documentazione ricevendone in cambio un illecito corrispettivo quantificato in circa 200.000,00 euro e trasformando di fatto l’impianto stesso in una discarica abusiva. Ulteriori accertamenti hanno messo in luce come l’arrestata fosse a capo non solo dell’azienda di trattamento rifiuti ma anche di un’altra società proprietaria del terreno su cui insiste il compendio aziendale, il tutto sottoposto a sequestro per un valore quantificato in 1.000.000,00 di euro.


Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...