Passa ai contenuti principali

Fermato dalla Polizia di Stato uno smercio di droga di circa 1500 dosi di cocaina per un valore complessivo di circa 300.000 euro.

 

Arrestato dalla Polizia di Stato soggetto condannato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, condotte commesse in Asti nel 2016

10 i presunti spacciatori denunciati, 4 arrestati, di cui uno in flagranza e sequestrato un immobile e relativi terreni acquistati con i guadagni illeciti dello spaccio



Asti – Nei giorni scorsi la Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Asti, a seguito di un’approfondita indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha dato esecuzione a 3 provvedimenti restrittivi, 2 custodie cautelari in carcere e una sottoposizione agli arresti domiciliari, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Asti, nei confronti di altrettanti soggetti gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.


Le indagini erano nate sul finire del 2021, a seguito del monitoraggio di numerose cessioni, nel centro di Asti, di sostanza stupefacente di tipo cocaina da parte di HADAJ Isuf, cittadino albanese classe 72’, la figura di maggior spicco tra i soggetti indagati. Grazie alle attività d’indagine sia tradizionali che tecniche, è stato possibile registrare numerosissime cessioni effettuate dall’albanese, a qualsiasi ora del giorno e della notte, dalla finestra della propria abitazione, durante le cene famigliari in diversi locali cittadini, e in altri snodi principali della città, come in Corso Torino, attività dallo stesso definita come vero e proprio “lavoro”. Tant’è che nel corso dell’inchiesta sono state monitorate circa 1500 dosi di cocaina (circa 3kg) rivendute dal predetto, per un valore sul mercato di circa 280.000 Euro, circa 100 Euro al grammo. Diverse cessioni avvenivano persino alla presenza dei figli minorenni, nonché nei pressi di alcune scuole cittadine primarie e secondarie, anche utilizzando particolari accorgimenti, come utilizzare diverse auto ove nascondere la cocaina da rivendere, fino a nasconderla in scatole dei medicinali.


Gli altri 2 arrestati, BATTISTON Davide, classe 78’ (arrestato in carcere) e GHIOTTI Fabiola, classe 94’(sottoposta ai domiciliari), sono emersi in quanto acquirenti di cocaina presso HADAJ, acquisti finalizzati alla successiva rivendita sulla piazza astigiana, per un quantitativo di circa 2 etti, per un valore di circa 20.000 euro.


Gli altri soggetti denunciati sono ulteriori 4 albanesi e 3 italiani, che si sono evidenziati anch’essi nel corso delle indagini in qualità di presunti spacciatori di cocaina, particolarmente attivi, pur smerciando quantitativi minori.


Infine è stato altresì denunciato uno dei clienti di HADAJ per il reato di furto, in quanto gravemente indiziato di aver pagato la cocaina attraverso il furto di attrezzi edili di particolare valore, circa 10.000 euro.


A seguito degli accertamenti patrimoniali operati dagli investigatori della Squadra Mobile a carico del principale indagato, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Asti, l’emissione di un decreto di sequestro preventivo di un immobile e dei relativi terreni, acquistati attraverso i proventi illeciti dell’attività di spaccio.


Nel corso delle numerose perquisizioni delegate dalla Procura sono stati sottoposti a sequestro numerosi oggetti edili provento di delitto, assegni per un valore di 11.000 Euro, sostanza stupefacente tipo cocaina pronta allo smercio e 12.000 Euro provento dello spaccio. Circostanza durante la quale, uno degli indagati, PRECI Nikolin, classe 1990, è stato arrestato in flagranza di reato poiché trovato in possesso di 28 “palline” di cocaina pronte alla vendita e 12.000 euro contanti.


L’attività repressiva della Polizia di Stato in disamina si inserisce in quadro di costanti ed intense attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti così pericolose come la cocaina, il tutto a poche settimane di distanza dagli arresti operati, nei confronti di alcuni nord africani ed italiani, nella zona ricompresa tra la Stazione - Via Dogliotti – il Movicentro – e Corso Matteotti.


Giova evidenziare che la fase in cui si sta operando è quella delle indagini e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di una sentenza irrevocabile di condanna.



21/03/2023




Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...