Mamma 'svende' casa per liberare figlio da usura, l'ha riavuta
GENOVA, 14 MAR - Con un figlio disperato per i troppi debiti e per l'insistenza di un usuraio una mamma ha deciso di privarsi di un appartamento svendendolo pur di 'liberare' il suo ragazzo dall'angoscia. Succedeva a Rapallo, qualche anno fa. Ma i carabinieri di Santa Margherita Ligure, con un'indagine capillare e grazie alle confidenze della donna, sono riusciti a far condannare l'usuraio e a far restituire l'appartamento alla famiglia, cosa che e' avvenuta oggi. Tutto ha inizio sette anni fa: nel 2015 i carabinieri avviano un monitoraggio delle aziende in difficolta' economica e esposte a fenomeni usurari. Cosi' incappano nel titolare di un centro scommesse che da tempo alternava brevi fasi di esercizio a lunghi periodi di chiusura. L'analisi patrimoniale condotta sul conto del titolare ha consentito di accertare che la famiglia dell'uomo aveva ceduto un'unita' immobiliare a un prezzo nettamente inferiore ai valori correnti di mercato. La madre della vittima, ascoltata dai militari, si e' sentita incoraggiata dal supporto morale fornito dagli uomini dell'Arma e ha deciso di raccontare tutto. Il figlio, in stato di forte bisogno economico e in preda alla disperazione, si era rivolto a un soggetto per sanare la propria situazione debitoria. Quale corrispettivo delle prestazioni di denaro gradualmente elargite, l'usuraio applico' sin da subito tassi usurari del 300% sulle somme prestate, arrivando ad aggredire, con raggiri e mezzi fraudolenti, anche il patrimonio immobiliare della famiglia, costretta a cedere un appartamento. Gli ulteriori accertamenti dei carabinieri Santa Margherita Ligure portarono nel 2016 alla denuncia dell'usuraio per i reati di usura aggravata e continuata, estorsione, falsita' ideologica commessa in atto pubblico, con conseguente sequestro dell'appartamento sottratto alla disponibilita' della famiglia. Nel 2018, il Tribunale di Genova, aveva condannato in primo grado l'usuraio a 5 anni di reclusione e contestualmente, era stata disposta la revoca del sequestro e dichiarati nulli gli atti di relativa compravendita e ogni altra scrittura notarile. Nel 2021 Corte di Appello di Genova e nel 2022 la Corte di Cassazione, hanno confermato integralmente l'impianto accusatorio disponendo la revoca del sequestro dell'immobile e la restituzione alla famiglia vittima di usura. (ANSA).