Passa ai contenuti principali

'Ndrangheta a Rho

 

20230318 perquisizione armi 05

La Polizia di Stato di Milano ieri ha sequestrato, a seguito di una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, delle armi e delle munizioni rinvenute all’interno di una cantina a Rho (MI), riconducibili alla famiglia Bandiera della omonima locale di ‘ndrangheta.

Lo scorso novembre, nel corso dell’operazione denominata “Vico Raudo” – che inflisse un duro colpo alla Locale di ‘ndrangheta di Rho – svolta dai poliziotti della Squadra Mobile milanese sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, furono arrestate 49 persone accusate, a vario titolo, dei reati associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, minacce, violenza privata, incendio, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa nonché per il reato di intestazione fittizia di beni.


In particolare, le indagini, allora svolte, consentirono di poter affermare come a Rho (MI), su cui in passato era stata acclarata la presenza di una struttura di ‘ndrangheta denominata “Locale di Rho”, già riconosciuta come struttura mafiosa, si stesse nuovamente ricostituendo l’organizzazione, ad opera del capo della Locale, Gaetano Bandiera, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso il quale, una volta scontata la sua pena, con la collaborazione dei membri della sua famiglia e di altri soggetti, stava cercando di reimporre sua presenza sul territorio.


Nel corso delle indagini, a dimostrare la pericolosità e l’operatività dell’organizzazione, furono effettuati numerosi riscontri in termini di sequestri di sostanza stupefacente e di armi. In una circostanza fu rinvenuto e sequestrato, un vero e proprio arsenale composto da armi comuni da sparo, anche clandestine, armi da guerra e relativo munizionamento, a disposizione dell’associazione.

A seguito di ulteriori investigazioni era emersa la possibilità che all’interno di una cantina, ubicata nello stabile di uno degli indagati, ancorché non direttamente a lui riferibile, potessero essere occultate ulteriori armi e dello stupefacente.


Ieri pomeriggio gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione presso la cantina che ha consentito di rinvenire 150 grammi di cocaina suddivisa in 6 sacchetti, una bilancia elettronica con tracce di polvere bianca, un fucile a canne mozze cal. 12, un revolver cal. 22 carica con 5 cartucce, 818 cartucce di varia tipologia (munizioni per pistola e munizioni per fucile di vario calibro).


Il materiale è stato sequestrato per permettere al personale specializzato del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica Lombardia di effettuare tutti gli accertamenti del caso sulla provenienza e utilizzo di tali armi.


Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...