Passa ai contenuti principali

Truffa sui crediti d'imposta finanziati da risorse del bilancio nazionale nel settore dell'edilizia a Piacenza - Due arresti e sequestri per due milioni di euro


 Scoperta, dalla Guardia di Finanza di Piacenza, una frode fiscale milionaria, nel settore dell’edilizia, per indebite percezioni pubbliche attraverso l’utilizzo abusivo di crediti fiscali relativi ai cc.dd. “Bonus Facciate”, “Bonus ristrutturazione” ed “Ecobonus”.

L’attività ha preso le mosse dall’analisi ed elaborazione dei flussi di fatturazione relativi a filiere di imprese connotate da elevati profili di rischio, promosse dal Comando Regionale Emilia Romagna, e dalle direttive operative del Comando Provinciale, finalizzate al contrasto dei più radicati schemi di frode fiscale.

I Finanzieri del Gruppo di Piacenza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Piacenza, hanno individuato una società edile piacentina che nel corso di due periodi d'imposta aveva aumentato esponenzialmente il proprio volume d'affari grazie all'effettuazione di un consistente numero di lavori ammessi alle agevolazioni fiscali del "bonus facciate, "ecobonus" e “bonus ristrutturazione", nonostante quest’ultima fosse sostanzialmente priva di un’adeguata struttura aziendale che giustificasse la realizzazione di un tale volume degli affari.

Successivamente, è stata monitorata la proiezione operativa dell’azienda, in maniera da confrontare i sospetti maturati sulla base delle evidenze storiche, con elementi indiziari riferiti al reale profilo produttivo dell’azienda.

Le indagini hanno riguardato oltre 100 cantieri sparsi in tutta la provincia, e hanno permesso di verificare l’ingente sovrafatturazione dei lavori rispetto a quanto effettivamente eseguito.

Il quadro probatorio ricostruito dai finanzieri ha dunque consentito all’Autorità Giudiziaria di promuovere un’azione tesa ad interrompere le condotte illecite ipotizzate, mediante l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei principali responsabili, il sequestro preventivo di beni finalizzato alla confisca per equivalente per circa 2 milioni di euro oltre alla perquisizione delle ulteriori imprese coinvolte.


Nel complesso, oltre ai due autori (denunciati anche per autoriciclaggio), sono state individuate 7 società orbitanti all’interno del sofisticato meccanismo fraudolento – riconducibili ai medesimi responsabili – ed un commercialista che, in violazione dell’art. 132 del Testo Unico Bancario, è stato segnalato per il reato di abusiva attività finanziaria.

L’azione posta in essere dalla Guardia di Finanza è orientata a contrastare le frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con particolare riferimento ai circuiti fraudolenti volti alle indebite compensazioni e agli altri illeciti connessi alla circolazione di crediti d’imposta fittizi favorendo la necessaria mission di legalità sul territorio, per una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini.

Post popolari in questo blog

Oro Rosso: rubano 15 chilometri di rame da una linea elettrica, denunciate 5 persone

  Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...

FOCUS SU MAFIA A RAGUSA

FONDAZIONE CAPONNETTO: FOCUS ANALITICO SULLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2015 a cura di Salvatore Calleri INDICE PROLOGO CLAN PROVINCIA DI RAGUSA SCIOGLIMENTO COMUNE DI SCICLI MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI VITTORIA INTERROGAZIONI PARLAMENTARI SULLA MAFIA NEL RAGUSANO CONCLUSIONI PROLOGO L'idea di questo focus nasce dal fatto che in provincia di Ragusa la sottovalutazione della presenza delle organizzazioni criminali è purtroppo molto alta. Non è raro assistere al fenomeno del negazionismo della presenza della mafia da parte di esponenti politici o della società civile. Da questo punto di vista Ragusa è assimilabile ad alcune realtà del centro nord non abituate alla criminalità organizzata. I fatti criminali però ci dimostrano l'esatto contrario tant'è che le relazioni della DNA e della DIA oramai da tempo mappano il territorio della provincia di Ragusa. Oggi quindi negare è impossibile e sorge il ragionevole dubbio che chi segue il negazioni...

INCHIESTA DDA SCUOTE LA LIGURIA

  Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia COMUNICATO STAMPA Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base sagli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede Si comunica che: nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di...