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COMUNICATO DIA GENOVA SU OPERAZIONE A LA SPEZIA E MASSA CARRARA

COMUNICATO STAMPA L’odierna attività trae spunto da indagini relative a personaggi contigui alla criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista facenti capo a ROMEO Domenico, tratto in arresto dal Centro Operativo DIA, nel novembre 2014 e sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale, emessa dal Tribunale di La Spezia. Dalle prime ore della mattinata odierna è in atto una vasta operazione condotta dagli uomini della DIA di Genova, coadiuvati da personale delle Forze di polizia territoriali, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Piacenza, che ha portato all’arresto di PIRAS Roberto, TRUSENDI Riccardo e BALDAR Gabrielle, nonché alla misura coercitiva degli arresti domiciliari a carico di una quarta persona, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di falso, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza delittuosa e trasferimento illecito di valori, attraverso l’alienazione, anche all’estero, dei patrimoni aziendali di società dichiarate fallite, tutte riconducibili al TRUSENDI, in modo da ostacolarne l’accertamento della provenienza delittuosa. Da ultimo, il gruppo criminale stava per realizzare un importante investimento - che inizialmente superava 40 milioni di euro - in Sardegna, con primarie aziende nazionali, nel settore della fornitura e distribuzione di gas, il cui contratto avrebbe dovuto essere stipulato a breve. Il sodalizio criminale, nel tempo, si è altresì avvalso del determinante apporto di importanti professionisti italiani e stranieri che attraverso le società loro facenti capo, facilitavano il deposito di milioni di euro su conti correnti bancari accesi presso istituiti monegaschi e francesi. In tale ambito operativo il personale dell’Articolazione ligure della DIA, con l’ausilio dei Centri Operativi di Milano, Torino e Firenze ha effettuato numerose perquisizioni in varie regioni del nord Italia, sia domiciliari che presso la sede di società dei soggetti indagati, dando contestualmente esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di molteplici quote societarie, beni mobili e immobili, rapporti bancari/assicurativi, titoli di credito, capitali sociali e partecipazioni societarie, tutti direttamente o indirettamente riconducibili alla disponibilità dei prefati, costituenti lo strumento delle condotte fraudolente e dell’impiego e alienazione dei beni illecitamente sottratti, il cui valore complessivo ammonta a circa 11 milioni di euro. Genova, 11 giugno 2015

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