Direzione Investigativa Antimafia
Centro Operativo di Bari
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COMUNICATO STAMPA
LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA DI BARI SEQUESTRA BENI E VALORI PER OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO.
La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha dato esecuzione al decreto di sequestro disposto dal Tribunale di Foggia – Ufficio Misure di Prevenzione, nei confronti degli eredi di DEL GROSSO Pasquale, noto pluripregiudicato foggiano, ucciso in un agguato il 16.01.2014, riguardante un autoparco denominato “Secur Parking”, comprendente nr. 2 complessi abitativi, nr. 1 fabbricato ad uso ufficio, 54 box, nr. 2 capannoni in muratura, nr. 2 terreni, ubicati in Orta Nova (FG), nonché un Suv, del valore complessivo di € 1.518.000,00.
In particolare, DEL GROSSO Pasquale ha rivestito il ruolo di figura apicale all’interno di una associazione a delinquere dedita al traffico illecito e allo smaltimento di rifiuti. L’attività illecita, infatti, consisteva nel procacciare contratti di trasporto e di smaltimento rifiuti offrendo, ai centri di stoccaggio, prezzi “stracciati” per il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, i quali venivano poi depositati direttamente presso ex cave o aree protette oppure venivano “sepolti ” presso terreni di compiacenti proprietari.
L’ipotesi formulata dalla DIA, accolta dal Tribunale di Foggia, è che il suo patrimonio, sproporzionato rispetto all’entrate lecite dell’intero nucleo familiare, attualmente detenuto dagli eredi, sia riconducibile a proventi delle attività delittuose, secondo le previsioni del Codice Antimafia.
Bari, 24 giugno 2015
Comando Provinciale di Lucca - Vagli Sotto (LU), 14/08/2024 10:44 Tutto è partito da una denuncia presentata la fine dello scorso anno presso il comando Stazione Carabinieri di Camporgiano dal competente ufficio ENEL Distribuzione s.p.a. che aveva lamentato nel comune di Vagli Sotto, la sottrazione di 15 chilometri del prezioso conduttore in rame che componeva la linea elettrica in alta tensione denominata “Gorfigliano”, al momento inoperante, che si dilunga parallelamente alla Strada Provinciale 50. Da quel momento erano partite le indagini dei militari che hanno dovuto eseguire minuziosi accertamenti, resi più complicati dal fatto che il furto, probabilmente consumatosi in momenti diversi, era avvenuto diverso tempo prima rispetto alla presentazione della denuncia. Dai sopralluoghi era emerso che i presunti autori avevano di fatto sfilato i cavi, del peso di circa 10 tonnellate e valore commerciale aggirante sui 40.000 euro, caricandoli poi su un camion della società per la qua...