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INTERROGAZIONE LUMIA SU ✈ AEROPORTO LINATE COME CENTRO SPACCIO

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04095 Atto n. 4-04095 Pubblicato il 10 giugno 2015, nella seduta n. 462 LUMIA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'interno e dell'economia e delle finanze. - Premesso che: come si apprende da notizie di stampa l'aeroporto milanese di Linate sarebbe una grande piazza di transito dello spaccio di stupefacenti in Europa. Infatti, numerose spedizioni, tutte sotto i due chili e mezzo, arrivano ogni giorno a Linate con piccole dosi di droga. Un vero e proprio hub europeo dello spaccio on line di cocaina, marijuana, hashish, ecstasy, anfetamine, funghi; l'80 per cento circa del flusso quotidiano di dosi ben camuffate e custodite in buste, plichi, pacchettini all'apparenza innocui, viene intercettata ogni giorno dall'ottimo lavoro dei militari della compagnia di Linate della Guardia di finanza di Milano: pastiglie, erba, cristalli, polveri, piantine, francobolli, sigarette. Dosi acquistate on line, che partono dal nord Europa e finiscono all'aeroporto, destinate ad ogni angolo del Paese, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia; le sostanze stupefacenti sono ben mimetizzate nelle oltre 4.000 tonnellate di posta annua che arriva in aeroporto e che impegna, giorno dopo giorno, una squadra di finanzieri con i cani addestrati. La droga è sempre nascosta in maniera meticolosa: sottovuoto, per non far sentire gli odori; in custodie rigide o con cuscinetti d'aria per non far notare nulla all'esterno; avvolta in fogli schermati che non la rendono rilevabile ai raggi X. "È come cercare tanti singoli aghi in un immenso pagliaio, dice il capitano Dario Ridolfo, comandante della compagnia Linate della Gdf, un lavoro che però alla fine dà i suoi frutti"; in un anno e mezzo, da novembre 2013 ad aprile 2015, sono state sequestrate 12.310 spedizioni contenenti droga: 683 al mese, 42 al giorno, con punte di oltre 100. Per un totale di oltre 35 chili di stupefacente. "La maggior parte dei sequestri riguardano l'Olanda con una prevalenza di droghe sintetiche (dice il colonnello Ugo Poggi, comandante del gruppo Milano della Guardia di finanza) stupisce la diffusione massiccia di metanfetamine e crack, droghe sintetiche più dannose di coca ed eroina", si chiede di sapere: come si intenda colpire in modo sistematico questa nuova modalità di spaccio di sostanze stupefacenti; se siano interessati altri aeroporti del nostro Paese; come si intenda rafforzare il lavoro della Guardia di finanza dell'aeroporto per consentire un più capillare controllo dei plichi in arrivo o in transito; se si stiano stipulando accordi europei o internazionali per bloccare a monte il devastante traffico descritto e per intercettare il flusso di denaro che si ricava.

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